...Tempo perso. Una sequenza di racconti figurati - popolati da originali, magici, teneri personaggi inventati dall'artista, che spesso e' autore anche dei testi - e di tavole illustrate, realizzate a colori e in bianco e nero.
a cura di Marianna Accerboni
S’inaugura lunedì 2 febbraio alle ore 18.00 alla Sala Comunale d’arte di Trieste (piazza Unità d’Italia, 4) la mostra personale della pittore triestino Marco Miot, che sarà presentata dall’architetto Marianna Accerboni. La rassegna, intitolata “...Tempo perso”, propone una sequenza di racconti figurati - popolati da originali, magici, teneri personaggi inventati dall’artista, che spesso è autore anche dei testi - e di tavole illustrate, realizzate a colori e in bianco e nero, percorso quest’ultimo che attualmente interessa particolarmente Miot. L’esposizione rimarrà visitabile fino al 24 febbraio 2009.
L’avventura visiva, poetica e sognante, giocosa e iridescente di mille colori - scrive Accerboni - inizia per Marco Miot fin da quando era bambino. Partendo da una narrazione più didascalica e per certi versi dolcemente ingenua, l’artista evolve in seguito il proprio linguaggio verso un immaginario più libero e nel contempo più complesso, in cui il pittore si trasforma anche in scrittore di favole contemporanee nitide e pazienti, che poi illustra attraverso sketch e accurate vignette, sconfinando anche nella video art e nella realizzazione di audio-video-racconti, uno dei quali compare in mostra.
Nelle sue narrazioni figurate la gioia del colore, vivido e mai banale, si accompagna a una declinazione del segno, che con leggerezza sa cogliere e descrivere il movimento, giocare con le parole e con la tenerezza dei sentimenti. Ogni angolo delle sue tavole, realizzate finemente con un intreccio di varie tecniche, dalla china alla matita, ai gessi, agli acrilici, all’acquerello, al collage, alla computergrafica, è immerso felicemente in una natura costellata di animali-personaggi o di creature semi-umane immaginarie. Un universo naturale, talvolta riletto con lieve ispirazione surreale, il quale rappresenta per Miot una sorta di rifugio assoluto, che l’autore, da grande sportivo - conclude il critico - ha sempre amato intensamente fino a rischiare percorsi estremi sulle alte vette, secondo una purezza nel sentire e nel disegnare che ci riconcilia con il mondo. Marco Miot, triestino, classe 1963, illustratore e autore di fumetti, ha al suo attivo diverse mostre personali e alcune collettive in Italia, Austria e Slovenia. E’ inserito nel catalogo The Stock Illustration Source e in Graff Communication - Guida Italiana per la Comunicazione. Collabora con lo studio grafico APG di Trieste.
Inaugurazione ore 18
Sala Comunale d'Arte
Piazza dell'Unita' d'Italia 4 - Trieste
Tutti i giorni 10.00 - 13.00 / 17.00 – 20.00
Ingresso libero