Spazio Tadini
Milano
via Jommelli, 24
02 26829749 FAX 02 26829749
WEB
Teresa Maresca
dal 4/2/2009 al 1/3/2009
feriali 15.30-19.30, durante gli eventi fino alle 24

Segnalato da

Melina Scalise



approfondimenti

Teresa Maresca



 
calendario eventi  :: 




4/2/2009

Teresa Maresca

Spazio Tadini, Milano

Chiedi all'acqua. Una mostra di pittura che raffigura l'acqua non nella sua condizione naturale, ma artificiosa, antropizzata. L'acqua delle piscine e' simbolicamente il punto di arrivo e di partenza. Nel corso della mostra saranno organizzati incontri sul tema dell'acqua con poeti, psicoanalisti, cantanti e musicisti.


comunicato stampa

Un titolo singolare per una mostra che raffigura l’acqua non nella sua condizione naturale, ma artificiosa, “antropizzata”. L’acqua delle piscine è simbolicamente il punto di arrivo e di partenza: è ciò che l’uomo ha saputo fare per addomesticare il mare e ciò che l’uomo a fatto per ricostruirsi un ambiente “amniotico” dove meditare, dove rilassarsi senza le insidie di una natura selvaggia. Se c’è dunque un elemento naturale eletto su cui interrogarsi sul mondo, sul senso e la direzione della vita e della condizione umana oggi è, per la pittrice Teresa Maresca, senz’altro l’acqua.
Le piscine che raffigura potrebbero appartenere alle lussuose ville californiane testimoni di quel lusso e quello sfarzo che negli anni ‘70 spingeva l’uomo a compiacerci dell’aver imprigionato e addomesticato uno degli elementi più belli, ribelli e indispensabili che ci offre la Natura: l’acqua. Oppure potrebbero essere l’acqua di una piscina qualunque che racconta, attraverso i suoi riflessi, di un mondo sempre più lontano dall’ambiente naturale e selvaggio, dove l’uomo perde i contatti con la Natura, anzi l’ostacola, la imprigiona, quasi ci si oppone alterandone gli equilibri.
Ebbene a quale di questi paesaggi oggi apparteniamo? L’uomo contemporaneo vive più una dimensione di dominio sugli elementi naturali e di “delirio di onnipotenza” grazie alla scienza e alla tecnologia o vive in un ambiente in cui ha una nuova consapevolezza dei suoi limiti ed il suo racconto diventa ambivalente tra trionfalismi e sconfitte, tra slanci vitali e decadenza?
“Ho sempre subito il fascino delle piscine senza sapere perché. O meglio, senza saperlo del tutto. Minuscole o grandi, ipermoderne o in stile liberty, a picco sul mare di Santorini o incastonate nell’afa piatta della periferia milanese, le vasche d’acqua mi attraevano per la rappresentazione
sociale che avveniva ai loro bordi, per il racconto o il romanzo che vi si sarebbe potuto ambientare. - scrive sulla mostra lo scrittore e critico letterario Leopoldo Carra -. Me ne sfuggiva il primo mistero, quello fondativo: le piscine sono natura imprigionata, imitata o trasformata dall’uomo. Sono stati questi oli di Teresa Maresca, il cui lavoro mi appassiona da anni, a farmi intuire la presenza di un simile enigma. Dopo mostre prestigiose come Ferro (2000- 2001), Fabbriche (2003) e Americana (2004), i quadri di “Chiedi all’acqua” proseguono un percorso originale e coerente, il cui senso più profondo, mi sembra, è un’interrogazione continua della modernità in termini di inquieto stupore.”

L’occhio osservatore dell’artista sulla contemporaneità si focalizza sempre su ciò che l’uomo costruisce e su attraverso cosa agisce nel suo contesto ambientale. Teresa Maresca ha raffigurato aree industriali dismesse, per esempio, o distributori di benzina che ricordano le strade desolate del Texas. La figura umana è sempre riflessa, la sua presenza è intuibile, ma non si svela mai. Il racconto dell’esistenza avviene attraverso le cose che superano di gran lunga il racconto e gli avvenimenti di una vita. Forse proprio per questo, per Teresa Maresca diventano il racconto privilegiato perché non rappresentano solo l’individuo, ma il suo contesto dal quale non può prescindere: ogni esistenza diventa storia e ogni storia diventa la storia di tutti.

Immagine: Quartet, olio su tela, cm 440x150

La mostra di Teresa Maresca, per volontà della stessa pittrice, vuole essere anche un’occasione per parlare dell’acqua, dell’ambiente, della città.

Nel corso della mostra, presso il Salone Tadini, si ospiteranno vari eventi a tema:

- il 6 febbraio ore 21 Concerto dei Polypop che cantano a cappella musiche "pop (Formazione con al suo attivo importanti esecuzioni in RAI, RADIO POPOLARE e al Centro di Cultura Italiano ad Amsterdam). E’ composto da quattro elementi: Paola Bozzolini, Elisabetta Benetti, Paolo Colombo, Marco Macchi

- il 9 febbraio ore 21: lettura di poeti sul tema dell'acqua, presenta Roberto Mussapi

- il 23 febbraio ore 21: Giancarlo Ricci psicanalista parla dell'ansia del fondo, Laura Pigozzi e Lucia Minetti aggiungono ascolti e musica dal vivo.

Inaugurazione alla presenza dell'artista: 5 febbraio alle ore 18.30

Spazio Tadini
via Jommelli, 24 Milano
La mostra sarà aperta tutti i giorni feriali dalle 15.30 alle 19.30.
Durante gli eventi culturali a Spazio Tadini sarà aperta fino alle ore 24

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