La pratica del duo artistico e' incentrata sull'uso dei materiali ceramici a cui applicano tecniche di derivazione industriale. Le loro opere trasformano la galleria in una Wunderkammer popolata di presenze iperrealiste e sull'orlo della catastrofe che illustrano lo scomporsi degli ideali moderni. Elementi al tempo stesso consonanti e dissonanti, resi con tale dettaglio e ossessione da lasciare il visitatore spiazzato.
La pratica artistica di Bertozzi e Casoni si incentra sull’uso dei materiali ceramici, a cui applicano tecniche di derivazione industriale, spesso generando nuovi ibridi grazie ad un approccio altamente sperimentale. La perizia tecnica permette una lettura della ceramica in chiave più concettuale, che va oltre alla sua concezione decorativa o imitativa come arte minore. L’uso e abuso del materiale si coniugano al valore simbolico-metaforico che emerge dall’assemblaggio finale di elementi che potrebbero vivere anche singolarmente, ma che uniti si caricano di humour catastrofico.
Le opere di Bertozzi e Casoni trasformano così la galleria, facendola rassomigliare ad una stupefacente Wunderkammer, popolata di presenze iperrealiste e composizioni sull’orlo della catastrofe. Composizioni di elementi al tempo stesso consonanti e dissonanti, resi con tale dettaglio e ossessione da risultare così reali da lasciare il visitatore spiazzato dinnanzi alla reazione sensoriale al materiale, fragile e al tempo stesso monumentale.
Le sparecchiature di tavole da pranzo, con le pile di piatti da lavare, i rifiuti spogliati dalle loro sporche identità, i resti di cibi già mangiati da una consumazione devastatrice che esclude lo spettatore, l’attrazione-repulsione giocata dall’aurea di una morte sempre immanente fanno di Bertozzi e Casoni degli ironici fautori di un realismo dell’impossibile.
Bertozzi e Casoni ci illustrano lo scomporsi degli ideali moderni, aggiungendo una “sovversione reciproca” tra gli ideali e la loro realizzazione prosaica, fino al rifiuto culturale di icone digerite, come la Brillo Box da loro colmata simbolicamente di rifiuti e lordure.
Un profondo, ironico commento al rifiuto culturale è offerto al visitatore anche da “Gorilla con libri”, opera inedita, che vede un gorilla comodamente seduto su una pila di vecchie valigie, intento alla lettura di L’Origine delle Specie. Circondato da elementi che rimandano al tema del viaggio, e accompagnato da un immancabile rifiuto organico sotto forma di cono gelato, l’animale si innalza autorevole su una pila disordinata di libri d’annata. La natura ci parla di Hesse, i Promessi Sposi del Manzoni, La nausea di Jean Paul Sartre, delle guide turistiche di Londra, Roma e Venezia, e sopra tutti, L’Origine delle Specie di Darwin, i titoli che troneggiano in questa arguta visione del primate più vicino all’uomo.. un uomo retrocesso a primate, o un gorilla in evoluzione?
Immagine: Intervallo #579, ceramica policroma, 2008 40 cm x 71 cm x 52 cm
Galleria Cardi
Piazza Sant'Erasmo, 3
Lunedì - Sabato 9:30 - 12:30 e 15:30 - 19:30
Chiuso Lunedì mattina