Da una grande lontananza. Questa nuova serie di quadri dimostra la sua vocazione laica nell'inseguire l'utopica speranza di catturare l'essenza vitale della luce nella fluida materialita' dei colori che si espandono sulla superficie pittorica. Sono dittici: un dipinto ad olio su tavola e' accostato ad un vetro di egual misura dipinto sul retro.
presentazione di Adriano Altamira
Questa nuova serie di quadri di Bressan, pensata e realizzata per gli spazi della galleria, appare una prova della coerente fedeltà dell’artista al suo destino di pittore puro, alla sua vocazione laica tesa a inseguire l’utopica speranza di catturare l’essenza vitale della luce nella fluida materialità dei colori che si espandono sulla superficie pittorica. Per raggiungere il suo obiettivo di una pittura rigorosamente “pura”, non oggettiva, senza rigidità minimaliste o preoccupazioni compositive preconcette, e libera di svilupparsi come energia cromatica e luminosa, Bressan accoglie in partenza le suggestioni a lui più congeniali che provengono da quegli artisti americani inquadrati con la definizione di color-field painting, tra cui in particolare Mark Rothko, Helen Frankenthaler e Morris Louis.
Possiamo così definire in breve le qualità fondamentali della sua pittura: “La forza di impatto visivo dei quadri di Bressan è immediata, chiara, senza sotterfugi, libera nella sua fluttuante ricchezza di segni e di colori, di trasparenze e opacità, di stesure piatte e rimandi a profondità virtuali. Tutti gli elementi di scena hanno, in definitiva, la stessa importanza: l’effetto è di una articolata interrelazione fra spinte centrifughe e centripete, fra pulsazioni cromatiche localizzate e irridescenze diffuse, fra zone di luce e di ombra filtrate attraverso i più diversi toni, fra centro e periferia. Tutto risulta come immerso in una dimensione spazio-temporale sospesa, dove non c’è un prima e un dopo, un alto e un basso, ma si avverte una tensione complessiva inafferrabile e nello stesso tempo nitida, un’energia vibrante che vitalizza tutte le componenti, energia che si irradia in superficie, scorre fra le pieghe, le connessioni dei piani e dentro le tracce segniche, e penetra dentro l’immagine risucchiando lo sguardo dell’osservatore in una rete di suggestioni e di riflessi intrisi di ampio respiro…”
Questi nuovi lavori si presentano prevalentemente come dei dittici formati da due superfici di diversa natura, da un lato un dipinto ad olio su tavola, accostato ad un vetro di egual misura dipinto da dietro con densità di colori speculari a quelli che l’osservatore vede.
Italo Bressan nasce a Vezzano (TN) nel 1950. Vive e lavora a Trento e Milano.
Attualmente è titolare di pittura all’Accademia di Brera di Milano.
Catalogo con testo a cura di Roberto Favaro
Immagine: Home sweet home, 2008, olio su tavola e colori su vetro 200 x 200 cm
Inaugurazione venerdì 6 febbraio ore 18
Galleria Goethe
via della Mostra, 1 Bolzano
Orari: 10.00 – 12.30 / 15.30 – 19.30. Chiuso sabato pomeriggio e festivi