La mostra del fotografo padovano presenta una quarantina di fotografie il cui carattere unificante e' dato dal gioco di corrispondenze, di rifrazioni, di moltiplicazione di punti di vista all'interno dei singoli fotogrammi. Ogni fotografia si trasforma in un punto di convergenza o di fuga, in un insieme di piani che gli conferiscono un'inaspettata profondita'. A cura di Gustavo Millozzi.
Rassegna a cura di Gustavo Millozzi
La mostra del fotografo padovano Antonio Concolato presenta una quarantina di fotografie il cui carattere unificante è dato dal gioco di corrispondenze, di rifrazioni, di moltiplicazione di punti di vista all’interno dei singoli fotogrammi. Ogni fotografia si trasforma così in un punto di convergenza o di fuga, in un insieme di piani che gli conferiscono un’inaspettata profondità.
Antonio Concolato nasce a Padova nel 1936. Vive e lavora a Padova.
Dopo studi tecnici frequenta l’Accademia di Belle Arti di Venezia e svolge attività di pittore fino al 1968 con mostre personali in Italia e in Francia. Nel 1969 inizia l’attività di fotografo industriale e pubblicitario collaborando fra l’altro con gli artisti dell’avanguardia padovana e, in particolare, con il film-maker Sirio Luginbühl come fotografo di scena e operatore. Collabora per diversi anni con la rivista di design “Modo”. Sue fotografie sono apparse su “Opus international”, Flash Art”, “Casa Vogue”, “Art International”, “Interni”, “Amica” e in riviste di cinema sperimentale. Intanto inizia ricerche personali in particolare col bianco e nero e nel 1989 una mostra di foto di siti archeologici della Francia inaugura uno spazio espositivo nell’Auditorium del Louvre in occasione del concorso “Archeologie de la France” del quale le sue foto illustrano il catalogo.
Nel 1991 tiene a Cadoneghe una mostra antologica, nel 1992 tiene una personale nella galleria “EmmeArte” di Padova e nel 1996 nuovamente espone una serie di ritratti in bianco e nero. Nello stesso anno presenta delle opere presso i club “Lou Salomé” e “Il Banale”. Nell’aprile del 1998 espone una serie di stampe in grande formato presso la galleria “Estro “ di Padova , la “Fondazione Ado Furlan” a Pordenone e lo spazio “Images on the road “, curato da Lanfranco Colombo, a Milano.
Espone quindi nella galleria “Kinesis” a Brescia e, nel 1999, tiene una personale al Festival di “San Giò” a Verona.
Nel 2000 partecipa alla collettiva “Anatomie del Paesaggio” a Este e tiene una personale alla galleria “Fahrenheit 451” a Vicenza.
Nel 2001 espone alla Galleria “Due Ruote” ancora a Vicenza , partecipa alla Collettiva “Contatti e Contagi” a Este e tiene una personale presso “Images on the road” a Milano.
Nel 2002 partecipa alle collettive di “Marghera Fotografia” e “Alimentarte” a Mira in collaborazione con il “Cinema Indipendente” di Sirio Luginbühl. Nel novembre 2003 a Padova, il Centro Nazionale della Fotografia gli organizza una personale nella sala espositiva del Comune “Fornace Carotta”. Nel 2006 partecipa a una collettiva di fotografi padovani a Palazzo Zuckermann e a una collettiva di fotografi italiani a Kunming (Yunnan) in Cina. Nel novembre dello stesso anno inaugura una mostra di foto di scena dei film underground di Sirio Luginbühl presso la sala espositiva di “Fronte del Porto” a Padova. Nel 2007 il Comune di Cadoneghe gli organizza una personale di nudi e paesaggi urbani nella Sala Italo Calvino ed espone anche nel locale Bertelli’s una selezione di stampe in bianco e nero e a colori. Nel 2008 espone nella Sala espositiva Fronte del Porto una serie di nudi in bianco e nero.
Nel dicembre dello stesso anno inaugura una personale nel locale “Sottoriva 23” a Verona.
Info: ufficio cultura 049 8056
Inaugurazione mostra lunedì 9 febbraio 2009 alle ore 17:30
Palazzo Municipale
Via Roma 25/A di Selvazzano Dentro (Pd)
Orario da lunedì a venerdì 9 - 13, lunedì e mercoledì anche 15 -18
ingresso libero