INFINIt0 work in progress. Le sue grandi installazioni, formate da centinaia di pezzi singoli, percorrono traiettorie spiroidali, si ordinano formando diaframmi verticali, piani orizzontali, poi si posano in terra.
a cura di Francesca Pietracci
testi: di Francesca Pietracci e Angelo Melpignano
collaborazioni: Approdi e Melange
NEO (Near-Earth-Object)
Giorgio Bevignani crea “pietre” di terracotta, concrezioni, assemblaggi di materia. Ed è come se, impastando una sorta di pulviscolo spaziale, desse vita ad una danza di elementi materici svincolati dalla forza di gravità. Le sue grandi installazioni, formate da centinaia di pezzi singoli, si librano nello spazio, percorrono traiettorie spiroidali, si ordinano formando diaframmi verticali, piani orizzontali, poi si posano in terra, con leggerezza e con uno strano effetto di lievissima sospensione.
Siamo al buio e la loro superficie fluorescente rende l’atmosfera pulsante, disorientante, vibrante. Arriviamo a credere di non poggiare più i piedi in terra, pensiamo di avere, per una volta, oltrepassato l’anello atmosferico, l’involucro del nostro pianeta, la percorrenza del nostro spazio, la casa del nostro tempo. E’ come dire: andiamo a dare una sbirciata dietro l’angolo, andiamoci un attimo, con le nostre gambe e con la nostra testa, facciamo due passi oltre quella siepe, cerchiamo altri fiori, altre cose. Ed è così che lui si muove leggero, che sorride, che cammina come un folletto tra le sue creature cangianti. I suoi occhi guardano altrove, attraversano gli altri sguardi, gli altri corpi. Le sue frasi dispongono concetti segmentati, intermittenti, ma che pur sempre hanno la prerogativa di tornare ad evocare un moto perpetuo e circolare, un’idea costante.
Nel suo grande atelier è appesa una serie di tute bianche, lui ne indossa una al giorno e, dal cuore dell’Appennino, dalle colline di Castel San Pietro, si affaccia verso il cosmo. Poi torna a plasmare piccoli asteroidi, con pacatezza e disciplina, con sistematicità da scienziato, seguendo il suo disegno e il suo metodo.
Francesca Pietracci
inaugurazione: sabato 14 febbraio 2009 ore 18,30
Bibliothe' Contemporary Art Gallery
Via Celsa 4/5 (Piazza del Gesu') - Roma
Orario: lunedì / venerdì : 11-20 sabat : 18-20
Ingresso libero