Il Mare. Ruffi utilizza materiali semplici, contadini, come il legno grezzo, la terra, il ferro rugginoso, esaltando gli oggetti con colorazioni dalle tonalita' forti, vivaci e acide.
Gianni Ruffi nato a Firenze nel 1938 vive e lavora a Pistoia.
Sin dagli esordi, espone giovanissimo presso la
Galleria Numero di Fiamma Vigo, è evidente nei
suoi lavori la componente ludica e quella ironica.
Componenti che prenderanno vigore e diverranno
la sua cifra personale, sempre riconoscibile, nelle
opere che realizzerà a partire dal 1963, quando,
insieme con gli amici Barni e Buscioni fonderà il
gruppo della "La Scuola di Pistoia".
Negli stessi
anni in cui si diffondevano in tutta Europa immagini
e stilemi della Pop-Art americana, i tre artisti pistoiesi
al contrario ne esaltavano la differente visione europea.
Sostenuti dalla Galleria fiorentina di Serafino Flori
otterranno enormi successi in Mostre e Acquisizioni
Museali internazionali. Una volta scioltosi il gruppo,
Gianni Ruffi avrà modo di potenziare la qualità ludica e
autoironica delle sue opere utilizzando materiali semplici,
contadini, quali il legno grezzo, la terra, il ferro rugginoso,
esaltando gli oggetti con colorazioni dalle tonalità forti,
vivaci e acide. Realizzerà oltre a singole sculture anche
installazioni e ambientazioni che figurano oggi nelle
Collezioni e Fondazioni internazionali.
Tra le più
rappresentative e spettacolari è Aquilone,1988 realizzata
in ferro corten e incastonata per 47 metri sul fianco erboso
di una collina nel parco delle sculture in Emilia.
Oppure Ho preso il Sole e la Luna,1982 nella Collezione e
Fondazione Villa Celle di Giuliano Gori a Santomato.
Le sue sculture, definite da Barilli Trappole del Senso
sempre in bilico tra l'oggetto e il concetto, diventano spesso
realizzazioni ambientali di pensieri tra senso e non senso,
tra ironia e giuoco.Più che referenti alle sculture "molli", Pop,
di Oldenburg o alle opere degli artisti dell'Arte Povera, le opere
di Gianni Ruffi evidenziano una continuità con quella linea della
"Scultura",Arte Ludica, tutta italiana, iniziata dal Pino Pascali
dei Cannoni o del Grande Rettile. E, come in Pascali, così
in Ruffi le immagini sono primigenìe, i valori selvaggi e gli oggetti
rurali e giganteggianti.
Nel catalogo che accompagna la mostra, una co-edizione tra la
Galleria Peccolo e la Galleria Arte e Arte di Bologna, dove questa
mostra sarà in Aprile, sono riprodotte tutte le opere esposte.
Testi in catalogo: Bruno Corà e Ilaria Bignotti.
Inagurazione sabato 14 febbraio 2009 ore 18
Galleria Peccolo
piazza della Repubblica 12, Livorno
tutti i giorni ore: 10-13 / 16-20
festivi e lunedì mattina chiuso