Gli abitanti piu' giovani di un piccolo paese delle nostre Alpi negli scatti di un fotografo: una quadreria di volti e di espressioni. "Crescere a Usseglio" e' un progetto di ricerca che ha analizzato aspetti: storici, demografici, antropologici, linguistici, economici. Il risultato e' la mostra fotografica e un volume con saggi curati dalla Societa' Storica delle Valli di Lanzo.
Posare lo sguardo sui più giovani che vivono in un paese delle nostre Alpi, per capire cosa vuol dire essere ragazzi in una comunità alpina oggi.
Crescere a Usseglio è un progetto di ricerca che ha analizzato il fenomeno da più aspetti: storico, demografico, antropologico, linguistico, economico. Il risultato è la mostra fotografica allestita al Museo Nazionale della Montagna e un volume, ricco di autorevoli saggi, curati dalla Società Storica delle Valli di Lanzo tramite il suo presidente Bruno Guglielmotto-Ravet.
Usseglio, in alta Valle di Viù (Torino), si sviluppa su più borgate situate tra il lungo pianoro posto a 1300 metri e la piccola stazione sciistica di Pian Benot a 1600 metri; conta circa 250 residenti, quattro alberghi e due bar-trattoria, tre esercizi commerciali (due alimentari e una panetteria con forno), la centrale dell’Enel che dà lavoro a parecchi abitanti, la scuola elementare tuttora attiva ma a forte rischio di soppressione, l’ufficio postale.
L’attenzione è rivolta al presente, fermando con uno scatto fotografico un sorriso, uno sguardo. I protagonisti di questo scenario alpino sono gli adolescenti del paese, una trentina di bambini e ragazzi, tra i 6 ed i 16 anni, che qui ancora vivono o frequentano assiduamente per legami familiari queste montagne. Loro sono i soggetti degli scatti di Enzo Isaia, noto fotografo pubblicitario specializzato in still life, già conosciuto dal grande pubblico per essere autore dei volumi Noi Alpini e Torino e la magia del suo cielo, del calendario “La Stampa” 2008 dedicato ai cani metropolitani e, in particolare, per le intense foto delle auto Ferrari.
A Usseglio la sua macchina fotografica è riuscita a comporre una eccezionale quadreria di volti e di espressioni. L’obiettivo ha catturato non solo i visi, ma anche l’animo irriverente e birichino dei ragazzini, indossanti i propri abiti tradizionali. Sullo sfondo di una lastra di ferro ossidata si alternano i volti di Massimiliano, Giulia, Annalisa, Mattia, Chiara, Giorgia… Le immagini – "percorsi della memoria", come li giudica Angelo Mistrangelo – ripropongono i giochi e la spensieratezza dell’infanzia, ma anche l’orgoglio di questi giovani che conservano le tradizioni locali e rivendicano così le loro radici.
Le immagini non lasciano trasparire “il luogo”, poiché l’identità dei ragazzi è vista non attraverso il paesaggio di Usseglio, ma tramite i vestiti che indossano e mostrano. E qui il percorso si apre all’indietro, per mirare poi al futuro. Le fotografie sono l’album della comunità locale, quell’insieme che nel tempo scriverà la storia. Scatti non impregnati di triste nostalgia, ma di fiducia nel domani.
I ritratti realizzati da Enzo Isaia sono dunque, citando ancora Mistrangelo, il "sorriso di una stagione della vita che si rivela tra silenzi e attese e incredibili sogni".
Una mostra di
Museo Nazionale della Montagna Cai, Torino - Società Storica delle Valli di Lanzo, con la collaborazione di Città di Torino, Cai, Fondazione Crt
Museo Nazionale della Montagna Duca degli Abruzzi
via Gaetano Giardino, 39 Torino
Orario: dal martedì alla domenica dalle 9.00 alle 19.00. Chiuso il lunedì
Biglietti per il museo: intero 6,00 €
ridotto 4,00 €
soci CAI 3,00 €