Angelo Arpa, da tutti conosciuto come il ''padre della Dolce vita'', presentera' insieme all'amico Gianfranco Angelucci il suo libro L'arpa di Fellini. Stesso luogo e stessa ora per l'inaugurazione della mostra fotografica di Tazio Secchiaroli - il paparazzo di Fellini e fotografo di scena sui set dei più importanti film italiani del dopoguerra.
Angelo Arpa e Tazio Secchiaroli
"Fellineide", il ciclo di incontri e proiezioni organizzato dalla Cineteca del Friuli e dedicato a Federico Fellini, prosegue giovedì 21 marzo con uno degli appuntamenti
più attesi, quello con Padre Angelo Arpa, gesuita, filosofo e amico fraterno del regista, e l'inaugurazione della mostra di Tazio Secchiaroli "Il viaggio di G. Mastorna,
opera incompiuta di Federico Fellini".
Alle ore 18, alla Galleria della Cineteca in piazza Municipio 2 a Gemona, Angelo Arpa, da tutti conosciuto come il "padre della Dolce vita", presenterà insieme
all'amico Gianfranco Angelucci il suo libro L'arpa di Fellini (L'Aquila, Edizioni dell'Oleandro, 2001). In quest'opera dallo stile asciutto e denso, l'autore intende
restituire un Fellini non reale ma autentico. Come egli stesso spiega: "Un contributo su Fellini - il mio - né storico né critico, ma più propriamente fenomenologico, in
quanto interessato a fare emergere l'emblematicità dei contenuti, più che la oggettività dei dati... vorrei che quanti si confronteranno con questa mia testimonianza si
sentissero coinvolti nel mondo di Fellini non tanto per comprenderlo, ma per gustarne la freschezza, il giuoco e ogni volta il nuovo respiro." Personaggio carismatico,
saggio e ironico, figura di religioso che ha saputo coniugare fede e rispetto delle regole con la massima libertà di pensiero, Angelo Arpa è testimone prezioso
dell'avventura artistica di Fellini. Nel corso della loro lunga amicizia e ininterrotta frequentazione, cominciata nel 1954 e terminata solo con la morte del regista, Padre
Arpa si trovò più volte a sostenere Fellini nel superare ostacoli di carattere politico e morale. Resta famosa in particolare la sua difesa del film La dolce vita nel
"pandemonio politico, religioso e culturale che la creatura felliniana scatenò nella Roma degli anni sessanta" e che egli racconta nel testo La dolce vita: cronaca di
una passione. Per una felice coincidenza, sarà proprio ricordando l'amico di una vita al pubblico friulano che il padre gesuita festeggerà , a Gemona, il suo 93o
compleanno.
Stesso luogo e stessa ora per l'inaugurazione della mostra fotografica di Tazio Secchiaroli - il "paparazzo" di Fellini e fotografo di scena sui set dei più importanti film
italiani del dopoguerra - sulla preparazione del leggendario Viaggio di G. Mastorna. L'eterno progetto felliniano, come lo definisce Mollica "il film non fatto più
famoso della storia del cinema", alle cui vicissitudini anche il libro di Padre Arpa dedica diverse pagine, rivive negli scatti realizzati da Secchiaroli il giorno in cui Fellini
trasformò Mastroianni in Mastorna. In alcune delle fotografie esposte, il musicista solitario, l'instancabile viaggiatore G. Mastorna col volto di un Mastroianni un po'
trasandato e sognante, è colto in situazioni che sarebbero dovute diventare, ma non divennero mai, immagini per il film.
"Fellineide" proseguirà il 23 aprile con la proiezione della copia restaurata de Il bidone alla presenza di Moraldo Rossi e Tatti Sanguineti, e martedì 7 maggio con la
proiezione del Casanova alla presenza di Enzo De Castro. Per informazioni: 0432 980458, cdf@cinetecadelfriuli.org.
Giuliana Puppin - Ufficio Stampa
La Cineteca del Friuli
Palazzo Gurisatti,
via Bini 50
33013 Gemona (UD)