Il primato della pittura. In occasione dell'uscita di un numero monografico della rivista Paletot a lui dedicato, un omaggio all'artista pistoiese esponendo alcuni acquarelli e le prove autografe per la copertina della rivista.
Domenica 22 febbraio, in occasione dell'uscita di un numero monografico della rivista Paletot dedicato all'artista Umberto Buscioni, Lo Spazio di via dell'ospizio propone un omaggio all'artista pistoiese esponendo alcuni acquarelli e le prove autografe per la copertina della rivista.
Dopo molti mesi esce di nuovo la rivista pistoiese «Paletot», con una monografia dal titolo Umberto Buscioni. Il primato della pittura (curata da Massimo Baldi e Giacomo Carnesecchi, con la collaborazione di Piero Buscioni, figlio di Umberto e acuto scrittore e critico), con la quale il periodico dà seguito alla serie Dopo la scuola di Pistoia, inaugurata con il precedente numero dedicato a Roberto Barni. La parte monografica della rivista include una serie di interessanti disegni e acquarelli inediti del maestro pistoiese, pittore di fama internazionale che ha tra l’altro occupato la cattedra di pittura all’Accademia delle Belle Arti di Carrara. A ‘sostegno’ del corredo grafico/pittorico, compaiono due interventi critici di Marco Cianchi e Serena Becagli, tesi a delineare un quadro orientativo dell’opera e nondimeno della vita dell’artista. Da segnalare anche uno scritto di Buscioni, autore dallo stile assai felice e brillante. Nella consueta appendice della rivista, troviamo un racconto di Michele Cocchi, una serie di aforismi di Massimo Baldi, una nuova rubrica musicale dal titolo Per inciso (curata da Lorenzo Ignudi) e la seconda puntata della rubrica di poesia Esordi, curata da Martino Baldi.
La mostra Il primato della pittura, è concepita come completamento di questo importante tributo. Buscioni stesso ha selezionato alcuni pezzi della sua vastissima produzione come possibile percorso sintetico della sua ormai lunga e affermata carriera. Vi sono presenti le sue caratteristiche figure, le sue esplosioni cromatiche e la poesia che è alla base della sua opera. Fondamentale risulta essere la dimensione grafica, vera cifra stilistica dell'autore che ha sempre riposto in essa, nel valore del disegno, il compito assolutamente primario del suo fare arte. Di notevole pregio infatti i quattro disegni originali in cui l'artista si è divertito a inventare la grafica della copertina della rivista Paletot, quattro prove della capacità di inserire i suoi angeli, le sue donne, i suoi cuori, i suoi orologi, in un contesto sempre reinventato da un linguaggio evocativo.
Umberto Buscioni nasce a Bonelle (Pistoia) nel 1931 e vive dal 1980 a Serravalle Pistoiese. Si dedica a tempo pieno alla pittura dai primi anni Sessanta. Con gli amici Barni, Ruffi e Natalini nel 1966 entra ufficialmente a far parte di quella che Cesare Vivaldi defini' Scuola di Pistoia. La Scuola di Pistoia e' una delle piu' interessanti risposte italiane alla Pop Art. Gli oggetti rappresentati da Buscioni non provengono pero' dalle pagine dei rotocalchi o dai manifesti pubblicitari, sono oggetti comuni, che hanno una rapporto intimo con l'artista, trasportati in un clima di sospensione, magico, in cui una luce mentale e' protagonista.
Nell'opera di Buscioni la pittura resta sempre indiscussa protagonista, anche negli anni in cui la ricerca artistica internazionale si orienta verso gli orizzonti del concettuale e del comportamento. Nei primi anni Settanta la visione sull'oggetto dell'artista pistoiese si fa piu' ravvicinata, e con un gesto analitico e controllato della mano riproduce i particolari di quelle stesse pieghe e di quelle stoffe, in una sintesi quasi astratta. Il riferimento alla pittura manierista pervade tutta la ricerca di Buscioni, fino ad arrivare ad esplicite citazioni soprattutto di Pontormo e Salviati. Con gli anni si fa sempre piu' forte l'attenzione nei confronti di temi biblici e sacri, la forma stessa della pala d'altare inizia ad essere indagata nella serie delle deposizioni.
Dal 1980 al 1998 e' titolare della Cattedra di Pittura all'Accademia di Carrara e proprio l'inizio degli anni Ottanta vede nella pittura di Buscioni l'apparizione di visioni quasi mistiche di santi e angeli in caduta, le cui stoffe si gonfiano durante i voli e le ascensioni, arrivando persino a incendiarsi. La costante devozione di Buscioni alla pittura e' stata accompagnata da un'importante produzione di disegni, alcuni conservati al Gabinetto di Disegni e Stampe degli Uffizi, infine di non minore interesse sono le vetrate artistiche dell'artista pistoiese; da ricordare la Caduta di San Paolo del 1991 per la chiesa di San Paolo a Pistoia e Il giorno e la sera à rebours per l'atelier Areablu di Pistoia del 2002.
Inaugurazione ore 17.30
Lo Spazio di Via dell'Ospizio
Via dell'Ospizio, 26-28 - Pistoia
Ingresso libero