Dalla percezione alla suggestione. Mostra collettiva. I lavori esposti offrono allo spettatore un chiave di lettura con la quale riflettere sul valore della presenza fisica delle cose. Opere che integrando elementi del reale, resine e collanti, costruiscono eleganti tracciati e segni sulla superficie del quadro.
Opere di: Nicola Delvigo, Nicola Evangelisti, Nicola Tognoli e Alessandro Veneziani
A cura di Elena Vezzoli e Alessandro Veneziani
La Galleria d’Arte IT’S MY* è lieta di presentare un nuovo percorso artistico che indagherà sull’evoluzione degli apporti materici di opere bidimensionali, attraverso l’approfondimento delle ricerche stilistiche di una accurata selezione di artisti.
Parlare di materia al giorno d’oggi è estremamente intrigante ed attuale. Viviamo in una società la cui strada è segnata in direzione di una virtualità diffusa, ove siamo continuamente sottoposti a stimoli percettivi provenienti da impulsi extramaterici; tutto diventa sempre più impalpabile e persino i rapporti umani vengono oggi integrati, se non addirittura rimpiazzati da esperienze virtuali, come quelle proposte dai siti di social network.
L’arte ha reagito da subito a questa avanzata tecnologica appropriandosi delle tecniche digitali; lungo il corso del Novecento numerosi sono i sintomi della scomparsa di fisicità dell’ opera d’arte: le esperienze multimediali si sono ampiamente diffuse e la tecnologia è entrata di gran forza nelle pratiche artistiche.
A fianco di queste esperienze, ed in loro apparente reazione, ha continuato a svilupparsi un filone in cui la percezione umana era ancora stimolata da impulsi sensoriali e fortemente materici.
Il nostro percorso parte proprio da qui, con opere che integrando elementi del reale, resine e collanti costruiscono degli eleganti tracciati, segni sulla superficie del quadro, attraverso i quali individuare una concreta via di pensiero.
I lavori in mostra offrono allo spettatore un chiave di lettura con la quale riflettere sul valore della presenza fisica delle cose. Tutti i quadri si presentano in apparenza con aspetti tradizionali, per lasciare poi di essi solo il ricordo: alla bidimensionalità classica si sostituisce un accenno di spessore, fisica presenza che si colloca a metà strada tra l’essere semplice strumento di lavoro oppure soggetto stesso della composizione. E’ così che carta, stoffa, metalli, creta colori e altri materiali assumono dei lineamenti nuovamente interessanti.
Un ruolo importante per questi lavori è ricoperto dalla luce; l’elemento, di per se impalpabile ed evanescente, gioca un ruolo essenziale nel delineare la plasticità di taluni quadri.
Passando per i lavori di Veneziani e Tognoli, nei quali i giochi di luci ed ombre esaltano la presenza fisica della materia, si giunge al termine del nostro percorso ove la materia e lo spazio da essa occupato non sono altro che una suggestione. Dalla corporeità fisicamente percepita dei lavori iniziali si giunge ad una superficie dalle nuove estensioni. All’interno dello spazio del quadro, dai confini reali, visibili e concreti, un nuovo mondo sembra implodere, un sistema all’interno del quale anche la materia diventa evanescente. Della precedente concretezza non rimane che una suggestione: la luce ed il colore sono lavorati in modo da creare uno spazio illusorio, dalle consistenze inavvertibili se non con la mente di chi le osserva.
Inaugurazione 19 febbraio, ore 19
It's My*
via Trezzo D'Adda, 3 Milano
Lunedì – Venerdì 10.30 – 12.30 e 14.00 – 18.30