Il monello. 10 scatti stampati da ingranditore su carta baritata compongono questo racconto fotografico incentrato sullo sviluppo di un testo teatrale su un clown circense.
a cura di Barbara Pavan
‘C’era qualcuno che nella San Lorenzo occupata dai tedeschi la paura la faceva volteggiare in aria con occhi persi e riusciva a trasformarla in pane, alcune volte. Romano Colombaioni, clown, intratteneva le truppe tedesche facendo magicamente ruotare bombe a mano, premio, era il cibo per la gente di San Lorenzo che ritrovava magie in un tempo senza sogni.’
A lui è dedicata la mostra fotografica di Gianfranco De Felice, ‘Il monello’, curata da Barbara Pavan e promossa da Studio7.it, che si aprirà il 21 febbraio 2009 al Lungovelinocafè di Rieti.
Dieci scatti fotografici stampati da ingranditore su carta baritata compongono questo ‘racconto fotografico’ incentrato sullo sviluppo di un testo teatrale, Alone together, dedicato a Romano Colombaioni, clown circense. Il tempo dinamico del teatro si è rallentato fra i diaframmi dello scatto, momenti della rappresentazione teatrale sono trasmigrati all'esterno della futura casa della memoria di San Lorenzo a Roma con l'attore dello spettacolo Marco Di Stefano. Un nuovo scenario si è dipanato attraverso la macchina fotografica per raccontare in bianco e nero la storia strana e un po' magica di Romano Colombaioni. Romano, clown da generazioni e personaggio felliniano, è morto sconosciuto in patria, senza memoria. Era bambino sotto l'occupazione nazista a San Lorenzo, si aggirava a caccia di avventure e pane nel quartiere dove la famiglia Colombaioni era sfollata. Spesso per intrattenere le truppe tedesche faceva il giocoliere durante il rancio, utilizzando non le normali clave, ma granate, bombe a mano a volte ancora cariche. Durante la guerra il cibo aveva un prezzo altissimo e tra la tragicità ilare dei presenti, se aveva salva la vita, premio era un barattolo di 5 chili di pomodoro per gli abitanti del quartiere. Non a caso Federico Fellini prima e Dario Fo poi hanno sempre tentato di tenere viva la luce di questo onirico mago circense, pochi ne trattengono la scia, ma la sua luce brilla ancora.
Gianfranco De Felice nato a Roma nel 1968, ha conseguito un master di reportage e fotogiornalismo alla Scuola Romana di Fotografia e pensieri sulla fotografia hanno formato la sua tesi di laurea in Scienze Sociologiche dal titolo La fotografia come veicolo di trasformazione della realtà. Ha esposto i propri lavori fotografici in diverse mostre tra cui alla Galleria 43 di Lanterna Magica a Palermo, alla Libreria Odradek di Roma e Dante di Palermo, alla Galleria d’Arte La Bitta a Roma, al Caffè La Torre ad Arezzo; alcuni suoi lavori sono stati pubblicati dalle riviste del settore come ‘Gente di Fotografia’. Nel 2007 vince il 3° premio nel San Lorenzo Fotofestival. Partecipa al Festival Internazionale della Fotografia di Roma edizione 2008. Sempre nel 2008 partecipa con un progetto tutto al femminile a ‘Isolina e le altre…’, Palazzo Marcotulli a Rieti, con pubblicazione delle opere in catalogo ed alla I edizione di ‘Fotografika’, presso l’Ex Convento di S.Croce, in Umbria, con il Patrocinio di Provincia di Perugia e Comune di S.Anatolia di Narco.
La mostra sarà visitabile fino al 22 marzo 2009.
Lungovelinocafe'
via Salaria (Parco Commerciale La Fornace) - Rieti
Orari: lunedì-sabato ore 8-21
Ingresso libero