Riflessi, Kensaku Glass. Una personale incentrata sulle sue opere di vetro d'arte e la sofisticata tecnica della vetrofusione: piatti, pannelli, oggetti di design.
“Il vero lusso non è levigato ma imperfetto.”Rem Koolhaas
Le creazioni di Kensaku Kodama, artista poliedrico che spazia tra poesia, musica ed arti applicate, vengono proposte in esclusiva per la prima volta in Italia presso VersOriente, in una personale incentrata sulle sue opere di vetro d’arte: piatti, pannelli, oggetti di design.
Tali realizzazioni tendono ad avvalorare l’adesione ad una precisa identità estremo orientale, attraverso un costante tentativo di attualizzarne il linguaggio espressivo, utilizzando in particolare la tecnica della vetrofusione.
Le sue creazioni rientrano all’interno della speculazione sul concetto di Natura, base dell’estetica estremo orientale, e tendono a testimoniare l’interazione indissolubile tra l’uomo e la sua appartenenza ad una sistema ordinato e imperituro; ogni sua opera infatti, anche quando si presenta essenzialmente scarna nella sua nuda configurazione, a tratti brutale nell’aspetto visivo, porta sempre in superficie una ricercatezza estetica della perfetta armonia che si instaura tra il materiale e la sua forma.
Questa speculazione raggiunse la massima espressione teorica in Giappone nell’ideale estetico del wabi-sabi, che, come lo definì Leonard Koren, è ''la bellezza delle cose imperfette, impermanenti, incomplete. È la bellezza delle cose modeste e umili. È la bellezza delle cose non convenzionali''.
Il rifiuto di un compiaciuto edonismo a favore della nuda essenzialità della struttura è la scelta estetica adottata ultimamente dall’artista come risultato di un percorso esistenziale, che lo ha portato ad indagare sulla sintesi tra razionalità e poesia. La ricerca di imperfezione diventa quindi originalità artistica perché rientra nei canoni di un ideale di modestia e riservatezza che divengono modelli di vita per coglierne l’intrinseca essenza.
La particolare tecnica di lavorazione artigianale della vetrofusione conferisce alle superfici e al design delle opere artistiche di Kensaku Kodama luci e colori che creano fantasiose combinazioni cromatiche, grazie ad una sperimentazione che fonde creatività, manualità, ricerca ed esperienza: il risultato è un iter artistico continuo che si articola nella peculiarità di ogni singola creazione.
Nelle sue prime opere, frutto dell’apprendistato presso la bottega artistica di Domenico Passagrilli, emerge un evidente richiamo all’Art Nouveau che, con la natura come principale fonte di ispirazione, arricchì la sperimentazione artistica ed artigianale di nuovi livelli di virtuosismo tecnico, dalla smaltatura e dall’introduzione di nuovi materiali.
E’ da precisare che la lavorazione del vetro è un’espressione artistico-artigianale, che non può essere codificata in una serie di istruzioni standard perchè richiede applicazione, studio e sperimentazione personale; le variabili spaziano ad esempio dal tipo di vetro, dalle sue dimensioni, dal tipo di forno utilizzato, dalle scelte cromatiche e dai soggetti decorativi. L’artista ha prediletto il vetro di Murano, ma non disdegna anche il classico float oppure il tedesco bullseye.
KENSAKU KODAMA
Nato a Nagoya nel 1976, vive in Italia dal 2002. Ha iniziato il suo percorso artistico dedicandosi prima alla poesia, con la pubblicazione di una raccolta che riscosse particolare successo locale; in seguito alla musica, fondando il gruppo Mongolian Chopperz di cui è compositore e chitarrista. Con la sua band si è esibito in diverse occasioni, fino a quando ha deciso di trasferirsi in Italia per approfondire la sua conoscenza delle arti applicate. Oggi vive tra Roma e Venezia, dove ha avuto modo di apprendere le tecniche tradizionali della lavorazione del vetro.
Inaugurazione ore 18.00
VersOriente
vicolo Cellini 17 - Roma
0rario: Lunedì h 15:30-20:00, dal Martedì al Venerdì h 10:00-20:00, Sabato h 10:00-14:00
Ingresso libero