I vicini non fanno rumore. L'artista ha orientato fin dall'inizio il proprio percorso nel filone dei cosiddetti pittori della realta'. Questo approccio si carica di valenze estetiche e simboliche peculiari che attingono all'ambito della cultura dei media e della cronaca. A cura di Mimmo Di Marzio.
A cura di Mimmo Di Marzio
Come altri artisti della sua generazione, Annalisa Pirovano ha orientato fin
dall’inizio il proprio percorso nel filone dei cosiddetti pittori della
realtà. Un codice, beninteso, tutt’altro che univoco sia in pittura che in
scultura ma che, al contrario, si declina in una molteplicità di poetiche
spesso accomunate da un desiderio di spregiudicatezza e disincanto nei
confronti dell’immagine quotidiana.
Nel lavoro della Pirovano, questo
approccio si carica di valenze estetiche e simboliche peculiari che
attingono a diversi ambiti: quello della cultura dei media e della cronaca,
esplicitato anche attraverso l’uso sapiente delle monocromie, quello un po’
crepuscolare della cinematografia noir (diciamo alla Tarantino), quello
della letteratura minimalista americana alla Truman Capote.
Inaugurazione mercoledì 25 febbraio ore 18,30
Obraz
vicolo Lavandai, 4 - Milano
Ingresso libero