Cristina Ascarelli
Francesca Betti
Valentina Majer
Flavia Manfroncelli
Luca Monfardino
Stefano Pagano
Mauro Romano
Sergio Sala
Marina Zatta
Linda Filacchione
Una rassegna di opere che indaga l'universo interiore femminile, cogliendo le diverse voci di un discorso intimo fatto di delicate sensazioni ma anche accesi tumulti d'animo.
a cura di Marina Zatta e Linda Filacchione
“Vista” è un centro dedicato all’arte ed alla comunicazione che nasce dall’esperienza di alcuni giornalisti da sempre impegnati nell’organizzazione di eventi d’arte e cultura. Uno spazio espositivo che si rivolge ai giovani talenti esordienti ma accoglie anche esperienze confermate all’ombra della splendida cornice del Colosseo.
L 'evento festeggerà le donne nel giorno loro dedicato omaggiandole con una rassegna di opere che ne indagherà il loro universo interiore, cogliendo le diverse voci di un discorso intimo fatto di delicate sensazioni ma anche accesi tumulti d'animo.
Nella giornata di domenica 8 marzo verrà presentato il libro di racconti femminili LE DONNE LO SANNO LE DONNE LO SANNO delle scrittrici: Lina Anielli, Sonia Cosco, Cristina Origine e Gabriella Saracco; quattro autrici per dodici storie che parlano d'amore, di vita quotidiana, di lavoro, di morte. Dodici racconti che esplorano l'universo femminile in ogni aspetto, senza ipocrisie, falsi moralismi o luoghi comuni.
Scritto da donne per le donne. E non solo.
Saranno presenti due autrici: Lina Anielli e Gabriella Saracco
Cristina Ascarelli elabora i suoi primi lavori ispirandosi a sogni e voli di fantasia dove paesaggi e terrazzi immaginari vengono popolati da indigene misteriose che nascono di prepotenza dal suo pennello fino a diventare quasi popolazioni reali. Da questi sogni nascono nuove tecniche, giochi di applicazioni, eruzioni infinite quasi floreali, cariche di potenza e di vita. Cristalli, specchietti, triangoli, sabbia, malta, carta da musica, un’infinità di materiali per simulare esplosioni di magma da cui traspare la grandiosità della natura. Ed è da queste sinergie che l’artista si lascia trasportare, trasferendo sulle tele frenesia, dinamicità ed ironia interpretati con un nuovo stile più moderno fino ad arrivare ad un coloratissimo concetto di POP ART.
Francesca Betti è un’artista in continua evoluzione: non si sofferma su un soggetto per troppo tempo, è eclettica nei confronti delle tecniche e dei supporti che costituiscono una grande fonte di ispirazione ed è attratta soprattutto dalla realtà che la circonda; Francesca è definita da forti materialità e corporeità che però si dissolvono nell’evanescenza dei suoi scenari , come a focalizzare una ed unica idea. Anche l’ironia e il sarcasmo fanno parte della sua pittura, sempre velati da uno spiccato romanticismo che avvolge le figure. Insomma una ragionevole sentimentalista d’altri tempi.
Valentina Majer ci spiega così il suo lavoro: ''La mia è l'arte del frammento. Tutto passa ma i frammenti restano. Sono i segni, la materia e il colore. Nel cumulo di macerie loro sopravvivono e ti raccontano una storia. Cambiano ma restano per sempre. E per questo che ho deciso di raccontare i segni della realtà. Noi guardiamo lontano, tutto scompare, i ricordi ci scaldano, i segni del nostro passaggio rimangono per sempre. Per me i frammenti sono un briciolo di eternità.'' In questa mostra presenta i suoi ultimi lavori che, attraverso l’uso del collage unito ad una forte ricerca del colore e della materia, formano un insieme di forte potenza pittorica.
Flavia Manfroncelli fa parte della corrente dell’Univerticalismo. Lei stessa si definisce un’artista extra-terrestre perché la visione Univerticalista, cioè il mondo visto dall’alto a volo d’uccello, consente di avere un punto di vista completamente differente della realtà, che non si esaurisce nell'oggetto, nella materia, ma va al di là di quel mondo che comunemente definiamo sensibile. Osservare il mondo dall'alto, come se fossimo extraterrestri che viaggiano col proprio disco volante, consente di porci in uno stato mentale attraverso cui il confine tra forma, colore e spazio, diventa quasi impalpabile, consentendoci di trovare l'essenza più vera delle cose.
Luca Monfardino, classe 1973, dopo aver intrapreso gli studi artistici al I liceo di Roma, si iscrive alla Scuola Internazionale di Comics. I suoi volti di donna nascondono spesso un mondo fatto di disagio interiore che ne trasforma i lineamenti in maschere immobili e senza sguardo ed invitano lo spettatore a riflettere, a domandarsi se esista un animo dietro di esse.
Stefano Pagano ci racconta le sue storie tutte al femminile manipolando manifesti cinematografici originali degli anni ‘50 e ‘60. La sua produzione artistica, sulla scia del conterraneo calabrese Rotella, sfruttando la tecnica del decollage, attraverso lacerazioni e sovrapposizioni di figure dà vita ad immagini in cui la donna è diva incontrastata.
Mauro Romano si diploma presso l’Istituto Federico Cesi di Roma, città in cui vive e lavora come graphic designer, web designer, flash designer. Sperimenta tecniche pittoriche come olio e tempera, ma la sua vera vocazione è la Computer Art e la passione per soggetti metafisici e surreali.
Sergio Sala, artista di lunga esperienza nel campo del design d’interni, si appassiona negli anni alla pittura ad olio, iniziando a realizzare opere dagli scenari metropolitani. Nel tempo l’espressione artistica si manifesterà anche nei complementi di arredo come sedie, manichini sartoriali, tavoli e spazi quali gallerie alternative, concept store, lounge bar’s, disco pub, art & flowers store diverranno le sedi privilegiate per le sue esposizioni.
Inaugurazione ore 18.30
Vista Arte e Comunicazione
via Ostilia, 41 - Roma
Orario: dal lunedì al venerdì 11.00/19.00 – sabato 17.00/19.30
Ingresso libero