Loto Arte
Roma
Via Filippo Civinini, 41
06 36006879
WEB
Sebastiano Mauri
dal 15/3/2009 al 23/4/2009
9.30-14 e 15-19.30

Segnalato da

Adriana Forconi




 
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15/3/2009

Sebastiano Mauri

Loto Arte, Roma

La galleria, trasformata in una sorta di cappella-reliquario, ospita sculture, fotografie, e video i cui protagonisti sono divinita' di ogni tipologia e credo. Nel video che da' il titolo alla mostra, 100 icone e statuette votive girano su se stesse di fronte ad un cangiante sfondo rosso. A cura di Adriana Forconi.


comunicato stampa

a cura di Adriana Forconi

Loto Arte presenta “I believe in God” dell’artista italo-argentino Sebastiano Mauri.

La galleria, trasformata in una sorta di cappella-reliquario, ospiterà sculture, fotografie, e video i cui protagonisti sono divinità di ogni foggia e credo.

Nel video che dà il titolo alla mostra, 100 icone e statuette votive girano su se stesse di fronte ad un cangiante sfondo rosso. Sono il merchandising popolare delle religioni, le rappresentazioni più mondane del concetto più alto che conosciamo: Dio. Con la lentezza devozionale di una preghiera, si mostrano e scompaiono per dissolvenza dentro la successiva, alternandosi nel respiro di tradizioni distanti, a volte contraddittorie e nondimeno valide. Così Buddha si trasforma in Ganesh e Gesù in Pachamama: una metamorfosi celestiale accompagnata da canti sacri di tutte le età e culture.

Al video si accompagna una serie di ritratti fotografici, nei quali un idolo/souvenir domestico appare sperduto in uno spazio indefinito. La fragilità più che l’onnipotenza sembra caratterizzare queste divinità, anche le più lontane da noi appaiono plausibili e quotidiane sotto questa luce, quasi a indurre il desiderio di adottarle.

Al centro della sala una serie di mirabilia illuminati, tempietti, presepi di magnetici equilibri, e gadget religiosi falso preziosi, invitano all’osservazione ravvicinata, alla scoperta di minuziosi dettagli fatti di strass, fiorellini, lucette e paesaggi in miniatura. Si intuisce, nel premuroso iperdecorativismo volto a legittimare ogni divinità, l’horror vacui che lo genera. Coro visivo delle tante verità umane, per sentire quanto sacro è il legame che le accomuna nello sbugiardare la morte.
Il lavoro “I Believe in God” è l’unica opera di un artista italiano invitata alla X Bienal de la Habana, Cuba, che inaugurerà il 27 Marzo 2009.

I Believe in God
Fede e contaminazioni incongruenti di magico e terreno, religioso e panteistico, nella prima personale di Sebastiano Mauri a Roma. Cento icone e statuette votive, da Ganesh alla Virgen Morena de Guadalupe, ritratte attraverso il video ma con tratti materici scultorei, tessono un dialogo inter e meta religioso fondendo con un armonico stridore la logica simbolica della fede religiosa e quella razionale e politica della gestione etnica della appartenenza a una comunità credente. Scaturisce un éthos planetario di un credo tanto terreno - perché colto nelle mille effigi di culti propri e impropri, mistici e pagani, contaminati, impuri, trasversali, però pregni e vibranti di voci e impronte di vite e popoli - quanto spirituale nel senso più alto, laddove la materia con la sua componente shinto più ineffabile, contiene e sprigiona il più alto misticismo, perché non corrotto da appartenenze e chiese. Attraverso le immagini dei culti più remoti, intercettate e collezionate per anni da Sebastiano Mauri, ed esplorate con approccio da antropologo e dedizione da demiurgo, anche le più ridotte formazioni elitarie, ogni segno simbolico capace di coagulare fede nella più meticcia delle chiese, partecipa della sequenza unica di un permanente e mutevole equilibro sistemico, per formare un multi-teistico totem, derviscio, mobile, impalpabile però in perfetto, incrollabile asse. Un mantra visivo che dialoga con l’elemento musicale dove pure si confondono le piste di canti, odi, inni, nenie di mille credo. La fede nella fede, nel dubbio del divino che è esso stesso dogma e anelito. Il culto ante litteram. Antisismico.
Adriana Forconi

Note biografiche

Di origine italo-argentina, Sebastiano Mauri (Milano, 1972) ha vissuto e lavorato estensivamente tra l’Italia, New York e Buenos Aires.
Si è laureato alla scuola di cinema della New York University e per i suoi cortometraggi ha vinto il Warner Brothers Award ed il Martin Scorsese Post-Production Award.

I suoi lavori sono stati mostrati al MART (Museo d’Arte Contemporanea di Trento e Rovereto), MNAC (Museo Nazionale d’Arte Contemporanea di Bucarest), CACT (Centro per l’Arte Contemporanea del Ticino, Bellinzona), CCEBA (Centro Cultural de España de Buenos Aires), VIA FARINI (Milano), KSA:K (Centro per l’Arte Contemporanea, Chisnau), FAC (Fundacion de Arte Contemporanea, Montevideo), CCR (Centro Cultural Recoleta, Buenos Aires), Espacio Casa de la Cultura (Buenos Aires), La Milanesiana 2007 (Milano, Teatro dal Verme), Palazzo delle Papesse (Siena), MAN (Nuoro) e La Triennale di Milano.

Inaugurazione 16 marzo 2009

Loto Arte
Via Filippo Civinini, 41 - Roma
Orario: 9.30-14 e 15-19.30
Ingresso libero

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Sebastiano Mauri
dal 15/3/2009 al 23/4/2009

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