Roberto D'Alberto
Patrizia Dottori
Carlo Pettinelli
Tamara Triffez
Roberto Vignoli
Monica Melani
Massimo Scaringella
Fotografia futurista. Gli artisti presenti in questa collettiva condensano nella perfetta composizione, nella concreta esibizione del colore e del ritmo della visione, tutta la loro inquietudine. A cura di Monica Melani e Massimo Scaringella.
a cura di Monica Melani e Massimo Scaringella
ROBERTO D’ALBERTO, PATRIZIA DOTTORI, CARLO PETTINELLI, TAMARA TRIFFEZ, ROBERTO VIGNOLI
Questa mostra vuole essere un omaggio al Futurismo, prima e unica avanguardia italiana del '900 e riportarlo alla vitalità del presente. Il Futurismo è stato un movimento aperto alla coesistenza di tutti i linguaggi, da quelli storici come la pittura e la scultura, della fotografia, della performance, alle sperimentazioni del cinema d'artista e delle innovazioni tecnologiche. A questa visione senza barriere precostituite si rivolge ancora oggi l’artista qualsiasi mezzo usa per la sua espressione artistica.
Uno dei loro concetti base, ossia “lo stile innovativo e l’uso di un linguaggio e una sintassi spesso sovvertiti”, la “facile riproducibilità e la distribuzione capillare per la strada o addirittura porta a porta - secondo l'idea futurista di portare l'arte nella vita quotidiana” - fanno della fotografia contemporanea uno strumento unico, assolutamente innovativo e di forte impatto mediatico, basti pensare all’uso della cartellonistica pubblicitaria o alle riviste patinate. Ma l’altro elemento fortemente caratterizzante degli artisti Futuristi e delle loro opere è il concetto di “Luce”.
La luce, che è quasi sempre quella artificiale, in nome del progresso e dell’illuminazione delle città scomposta in infinite schegge di colore che si irradiano dal punto di inizio fino a scomparire nel cielo notturno dell’animazione cittadina. Questo concetto della luce è ancora più forte nella fotografia dove tutto è luce. Dove tutto è specchio, riflesso, doppio, nella ricerca di cosa appare e cosa si cela in questa ambiguità tautologica, in questa circolarità di rimandi tra sguardo e obiettivo. In un ristagno d’ombre, di materia trasparente e diaframmi che assorbono la luce, la richiamano nel fondo, nel “profondo”. Ma è comunque la luce a decidere, si può dire, del destino della materia, quella materia che noi oggi chiamiamo fotografia.
Gli artisti presenti in questa collettiva condensano nella perfetta composizione, nella concreta esibizione del colore e del ritmo involvente della visione, tutta la loro inquietudine artistica a dimostrazione che l’artista vive sempre nel “Futurismo”.
Inaugurazione Giovedì 12 marzo ore 19-22
Il Mitreo - Arte Contemporanea
Via Marino Mazzacurati, 61 Roma
ORARIO: dal lunedì al venerdì ore 18-20
ingresso libero