Manidesign
Napoli
via San Giovanni Maggiore Pignatelli, 1b
347 9532930

Angelo Ricciardi ed Antonio Picardi
dal 12/3/2009 al 24/3/2009
mart - sab 10.30-13.30 e 16.30-19.30, lunedi' 16.30-19.30

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Manidesign




 
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12/3/2009

Angelo Ricciardi ed Antonio Picardi

Manidesign, Napoli

Libro d'artista "Achtung bitte kunst kann eine falle sein". In galleria, le 34 fotografie contenute nel libro-scatola, riscrivono a parete la frase mentre, su due tavoli, giornali, colla, forbici e fogli A4, accompagnati da dettagliate istruzioni, invitano i visitatori a ri-comporla in forma di lettera anonima.


comunicato stampa

MANIDESIGN presenta il libro d’artista di Angelo Ricciardi ed Antonio Picardi, ACHTUNG BITTE KUNST KANN EINE FALLE SEIN (attenzione, prego, l’arte potrebbe essere una trappola). Pubblicato da CODICE EAN nel 2008, il libro documenta l’omonimo progetto svoltosi nel 2004 grazie alla collaborazione di:

A Umberto Manzo C Domenico Antonio Mancini H Francesco Annarumma T Maurixio Coccia U Agapito Di Pilla N Vincenzo Rusciano G Franco Fiorillo B Alberto Morelli I Loredana Rea T Nello Teodori T Massimo Luccioli E Umberto Di Marino K Ernesto Pinto U Enrico Sconci N Federico Del Vecchio S Simona Barucco T I Santini Del Prete K Vito Pace A Daniele Di Gennaro Marco Cassini N Dieter Tretow N Alessandra Ragionieri B Vittoria Blasi I Enzo Distinto N Alessandra Borsetti Venier E Enrico Mori F Guido Pecci A Teresa Pollidori L Coco Gordon L Vito Falcone E Punzo e Testa S Vincenzo Cuomo E Fabio Novello I Alisa N Wolfgang Schulz

In galleria, le 34 fotografie contenute nel libro-scatola, riscrivono a parete la frase mentre, su due tavoli, giornali, colla, forbici e fogli A4, accompagnati da dettagliate istruzioni, invitano i visitatori a ri-comporla in forma di lettera anonima. Un ulteriore tentativo di disattivare il dispositivo?

Essere in trappola è quella situazione dell’esistenza in cui ci si trova “senza via d’uscita”. Anche se appartiene alla vita quotidiana, l’espressione trova la sua origine “alta” nella situazione tragica, in cui l’eroe non ha “vie d’uscita” e può solo andare incontro alla sua distruzione e, in tal modo, fare esperienza del destino, della concatenazione “fatale” degli eventi. Il destino non è altro che questa assenza di futuro, questa assenza di vie di fuga: puro presente, l’irreparabile.

L’arte contemporanea sembra permanentemente indecisa tra il percorrere la strada del “fatale” e dell’irreparabile, oppure, quella dell’estremo avvertimento:”è una trappola, è un’imboscata (l’arte)”, sembra a volte dire. L’arte contemporanea ripete così un motivo antichissimo, che va dalla leggenda del canto (e dell’incanto) delle Sirene alla sindrome di Stendhal: l’arte è segno magico e fatale. L’arte è esperienza del “destino”, ma anche impossibile desiderio di uscita dalla demonicità del fato.
Vincenzo Cuomo

Manidesign
via San Giovanni Maggiore Pignatelli, 1b - Napoli
Orari: Dal martedì al sabato: 10.30 – 13.30 e 16.30 – 19.30. Lunedì: 16.30 – 19.30
Ingresso libero

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dal 12/3/2009 al 24/3/2009

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