Nella pittura dell'artista gli enigmi della solitudine urbana e l'inquieto mistero dei luoghi del quotidiano si distendono in immagini acutissime. I suoi personaggi sono protagonisti di un diario di viaggio, negli spazi desolati e sospesi tra una spiaggia improbabile e gli ecomostri dell'archeologia industriale, tra i pontili e i rottami del nostro comfort interiore.
a cura di Giorgio Seveso
È una figurazione la sua in cui gli enigmi della solitudine urbana e dell’inquieto mistero dei luoghi del nostro quotidiano si distendono in immagini acutissime, umorale e disincantato ma in fondo ancora sognatore, ancora capace di sorprendersi e dunque di sorprendere: senza l’immobilità agghiacciata della rassegnazione o dell’alienazione compiuta, e invece inquietato dalla incongruità di minimi incontri surreali, dalla spigolosa poesia di lievi ma saporiti dirottamenti del senso.
Proprio come accade soprattutto in quest’ultimo ciclo, maturo, denso, persuasivo, i cui personaggi sono dimessi protagonisti di una sorta di diario di viaggio, negli spazi desolati e sospesi tra una spiaggia improbabile e gli ecomostri dell’archeologia industriale, tra pontili puntati verso un orizzonte di fiele e i rottami del nostro comfort interiore, dove al loro sguardo fisso sull’ambiguità di indicibili estraneazioni si offre una sorta di permanente fuori-quadro, uno slittamento costante dell’immagine verso una deriva da dagherrotipo del futuro prossimo, verso un fremito liquido delle cose alla Blade runner.
Sono tele e tavole in cui una luce di ruggine si impasta in maniera acquosa e allusiva al senso di un’atmosfera malata. E da qui, da questi panorami tossici del nostro presente sospeso sulle crisi indicibili del vivere, quelle vecchie e quelle nuove, si allarga efficacemente e suggestivamente l’intuizione metaforica di una attualissima, affilata, commossa melanconia esistenziale. Giorgio Seveso
Inaugurazione 18 marzo 2009 dalle ore 18
Galleria SPAZIOARTE
Corso di Porta Nuova 36, Milano
ore 10.30-13, 15.30-19, chiuso il lunedi
ingresso libero