Dalla materia alla poesia. Dalla poesia alla materia. Il connubio artistico tra due approcci all'apparenza tanto diversi - che si esplicano rispettivamente in pittura e scultura - genera la possibilita' di cogliere e fermare il concetto di percezione nell'attimo in cui si manifesta.
Il Museo Fondazione Luciana Matalon è lieto di ospitare dal 19 al 28 marzo 2009 la
mostra Dalla materia alla poesia, dalla poesia alla materia degli artisti Brunella
Rossi, pittrice, e Paolo Granata, scultore.
Il connubio artistico tra due approcci all'apparenza tanto diversi genera la
possibilità di cogliere e fermare il concetto di percezione nell'attimo in cui si
manifesta.
La giornalista Anna Bassi rintraccia nell'opera di Rossi sensazioni, passioni e
cromatismi "assorbiti, sedimentati, miscelati, ma soprattutto [.] rivisti con la
voce del cuore". Quasi a voler plasmare in modo ordinato un intimo furore e un Io
intenso, le sue ricerche formali fatte di linee e quadrature, unite alla commistione
di materie diverse, si sono espanse con una sete d'infinito.
"Dalle linee sono nati accostamenti cromatici armonici, poi le linee si sono
ammorbidite, gli orizzonti si sono allargati", continua Bassi, "favoriti anche dalle
materie usate: sabbie di paesi lontani dalle tonalità più impensabili, spesso in
rilievo che concedono allo sguardo di chi osserva suggestioni avvolgenti e curiosità
mai appagate".
Nelle parole del critico d'arte Dalmazio Ambrosioni: "Granata parte dalla musica [.]
il rock come prospettiva nuova, rivoluzionaria con la musica che diventa vita, il
rock come dimensione sociale ma ancor più come possibilità di esistere, di
interpretare la scena, di infondere forme e colori, addirittura di costruire inedite
architetture interiori. [.]
Il rock come progressione, come capacità di immaginare ed edificare non solo
configurazioni ma addirittura geometrie urbanistiche nuove, di cambiare i luoghi
mentali dell'abitare.
Novità, rivoluzione. Ma su queste sculture e installazioni si riverbera, si deposita
impercettibilmente provenendo da lontano una luce chiara", un'inedita prospettiva.
Brunella Rossi (Genova, 1957) vive e lavora a Milano. Le prime esperienze pittoriche
partono da un figurativo personale, nel quale già emerge un approccio interpretativo
piuttosto che rappresentativo dei soggetti. Similmente, Rossi avverte
l'inconsistenza materica di acquerello e tempera: inizia a portare nei suoi quadri
materie come sabbia, polvere di marmo e terre naturali, conservando il rigore
tecnico nel contesto di una pittura più libera e informale.
Rossi ha partecipato a numerose mostre personali e collettive, riscuotendo
significativi riconoscimenti da parte del pubblico come della critica. I suoi lavori
si trovano in permanenza presso le gallerie Anna Breda Arte Contemporanea di Padova,
Anna Osemont di Albissola (Sv) e Artré di Genova.
Paolo Granata (Milano, 1951) vive e lavora tra Milano e Lucca. Laureato in Economia
e Commercio all'Università Bocconi, opera dapprima nell'ambito pubblicitario e del
marketing e successivamente si dedica al mondo finanziario da libero professionista.
Da sempre, però, Granata coltiva la passione per il rock: dopo cinquant'anni di
dedizione alla musica, ascoltata e suonata, la sua ispirazione si declina in modo
nuovo, dando forma a "sculturock". In un dialogo continuo tra musica e astrattismi
geometrici, le opere sono intrise di contaminazioni materiche non manipolate prese a
prestito dal mondo industriale. A tratti, emerge anche la verve ironica sia degli
artisti del rock che dell'autore.
Inaugurazione: giovedì 19 marzo, ore 18.30
Fondazione Luciana Matalon
Foro Buonaparte, 67 - Milano
Dal martedì al sabato: ore 10-19. Domenica e lunedì chiuso
Ingresso libero