In mostra le opere di Angelo Barone, Luciana Majoni e Frances Lansing per uno sguardo sulla realta' artistica locale. Un'esposizione per riprendere contatto con l'attuale operare di questi artisti che hanno gia' esposto presso lo Spazio d'arte. Lo spazio e' fondato sull'opera di Alberto Moretti e sull'attivita' della storica galleria Schema.
A cura di Raul Dominguez
Mostra promossa dal Comune di Carmignano in collaborazione con la Associazione Cantiere d’arte Alberto Moretti – Galleria Schema
Con il contributo della Regione Toscana e la Provincia di Prato
La Galleria Schema inaugurata a Firenze nel febbraio ’72, si è rivelata da subito attenta ed aperta ad accogliere manifestazioni tra le più dissacranti, provocatorie ed ermetiche del tempo, ospitando artisti del panorama internazionale. Crocevia per le neoavanguardie giunte dalle Documenta di Kassel o proiettate verso le Biennali di Venezia. Costante attenzione fu data anche alla realtà locale facendo conoscere, fra i tanti altri, artisti come Angelo Barone, Luciana Majoni e Frances Lansing, americana da molto tempo residente in Toscana. Gli ospiti appunto di questa mostra che porta l’intenzione di fare riprendere contatto con il loro attuale operare e valutare qual è stata la carica poetica e creativa della loro partecipazione al patrimonio della futura Fondazione Alberto Moretti – G. Schema.
Angelo Barone lavora sull'idea di sparizione. Le sue opere in mostra sono interni architettonici rappresentati nel loro destino transitorio, svuotati da qualsiasi identità, dove tutto è stato prima e tutto può avvenire dopo. Sono luoghi sottratti alle loro funzioni, dove la luce regna sovrana nello spazio scandendo i pieni e i vuoti. Le sculture alludono a forme architettoniche, all'idea del "fare architettonico", ma con attributi e caratteristiche che contraddicono la loro funzione stessa. La più grande, in equilibrio fra il pavimento e il soffitto, chiede complicità allo spazio che la contiene eleggendolo a quarta dimensione. Vive e lavora a Milano, è docente presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia.
Frances Lansing è nata sullo Hudson, per la precisione a New York; dal 1973 vive a lavora sulle rive dell'Arno, tra Firenze e San Giovanni d'Asso - una scelta controcorrente in senso letterale che meglio di tante parole definisce il suo lavoro d'artista. A un'arte intesa come ricerca spasmodica della novità. Frances Lansing ha sempre anteposto l'arte come mestiere, come lavoro, confronto e scontro con una materia che resiste, si oppone all'intervento umano e fa valere un proprio punto di vista. In questo carattere indiretto, nel lento lavorio di raschiatura e lisciatura che si contrappone all'immediata riproducibilità dell'immagine, nella perdita dell'assoluto dominio tecnico-artistico che permette di raggiungere associazioni di significati altrimenti impossibili da ottenere, le incisioni del suo primo periodo sono imparentate con i grandi paesaggi a encausto e cera su cui Frances Lansing ha lavorato negli ultimi quindici anni.
Luciana Majoni si diploma all’Accademia di Belle Arti di Firenze nel 1976. La sua formazione si compie in un clima di fermenti artistici catalizzati negli anni Settanta dalla Galleria Schema e dallo Spazio Zona No Profit che la vedono testimone attenta delle loro iniziative, attraverso una sua costante documentazione delle serate e degli incontri. Dopo questa fase, caratterizzata da una fotografia concettuale, Luciana Majoni esordisce alla fine dei Settanta con immagini già postmoderne, che trovano un parallelo con quelle del film I Misteri del giardino di Compton House di Peter Greenaway. Sono lavori concentrati su particolari di frammenti antichi di forte carica evocativa, tesi ad esprimere il potenziale immaginativo e sentimentale. In seguito, per un intero decennio, si applica su fotografie da lei stessa scattate delle opere di musei stranieri, in particolare dell’Hermitage. Attratta dalla statuaria neoclassica, elabora un’infinità di immagini con l’intento di rendere viva, di animare la bellezza dell’arte, così che le sculture assumano i toni caldi e morbidi dei disegni a pastello. Lavori recenti si concentrano sulla figura, soprattutto dei volti, dei qualiesalta la sensibilità e la grazia con richiami espliciti alla pittura del passato: le figure eteree che si dissolvono nell’ombra mettono in luce la tensione spirituale che pervade l’immagine.
Questa e la terza mostra del nuovo Spazio d’arte Alberto Moretti nell’ex polisportiva di Carmignano (sostenuto dalla Regione Toscana, Provincia di Prato e Comune di Carmignano), fondato sull’opera di Alberto Moretti e sull’attività della storica galleria Schema.
Per l’occasione sarà pubblicato un catalogo contenenti saggi di Loretta Dolcini Giulietti e Desdemona Ventroni, le riproduzioni delle opere esposte e un repertorio bio-bibliografico aggiornato degli artisti.
Inaugurazione: sabato 21 marzo 2009 ore 17
Domenica 24 maggio ore 16:00 visita guidata gratuita prenotazioni al numero telefonico 055 8750231
Spazio d’arte Alberto Moretti – Schema Polis
via Borgo, 4 – 59011 Carmignano (PO)
Orario: giovedì, venerdì e sabato 15.00 - 19.00
domenica anche 10.00 - 12.00