Muratcentoventidue Arte contemporanea
Superhelden. La mostra, curata da Lia De Venere, riunisce una serie di sculture di una giovane artista tedesca, conosciuta e apprezzata dagli addetti ai lavori, nel cui curriculum figurano numerose esposizioni collettive e personali.
A cura di Lia De Venere
La galleria Muratcentoventidue Artecontemporanea prosegue il programma espositivo con la prima personale in Italia di Nele Waldert.
La mostra, curata da Lia De Venere, riunisce una serie di sculture di una giovane artista tedesca, conosciuta e apprezzata dagli addetti ai lavori, nel cui curriculum figurano numerose esposizioni collettive e personali.
Di lei così scrive Lia De Venere:
“Basterebbe citare solo due dipinti come La zattera della Medusa (1819) di Théodore Géricault e Guernica (1937) di Pablo Picasso, per ricordare come l’arte sia sempre nata dall’arte, che cioè gli artisti – anche i grandi innovatori – hanno sempre cercato in alcune opere magistrali dei propri predecessori, divenute ineliminabili punti di riferimento, nutrimento prezioso per le proprie ricerche. Ma ciò che la giovane artista tedesca Nele Waldert fa nelle sue sculture, se da una parte rientra nella consuetudine di trarre spunti tematici e formali da significative opere del passato, dall’altra recupera con un’operazione concettuale aspetti poco appariscenti di antiche civiltà figurative.
Non è dunque ai capolavori di maestri noti e universalmente apprezzati che l’artista guarda per le sue sculture, ma alla statuaria funeraria romana, ai manufatti di abilissimi scalpellini bizantini o ravennati, a rilievi di ambito barbarico, quasi a voler riscattare dall’anonimato la fatica di uomini la cui identità è ignota, ma la cui opera sopravvive intatta nei secoli. E così se Géricault e Picasso hanno contratto debiti con Michelangelo, Caravaggio, Raffaello, Guido Reni, e così via, da parte sua Nele Waldert attraverso i suoi piccoli candidi busti – apparentemente classici nelle forme ma al tempo stesso evidentemente moderni, sia per alcuni dei materiali con cui sono realizzati sia per quella loro volontà di segnalare l’appartenenza alla nostra epoca con accessori tecnologici – ribadisce ancora una volta che l’arte si nutre sempre dell’arte, che nel corpo della tradizione esiste già il seme del nuovo”.
La mostra è stata organizzata grazie alla cortese collaborazione della galleria Peter Tedden , Düsseldorf.
Inaugurazione Sabato 21 marzo, ore 19.00
Muratcentoventidue
via Murat, 122 - Bari
Dal martedì al sabato dalle 17.00 alle 20.00 e per appuntamento
Ingresso libero