L'artista ha creato la serie c.o.r.p.o. di grandi dimensioni, con penne a sfera colorate a cui avvicina opere di formato piu' ridotto, in serie, come dittici o trittici in modo da creare un unico lavoro. c.o.r.p.o. potrebbe significare Cento Onde Ricompongono Pensieri Opposti, o tutt'altro, dipende dall'esperienza del visitatore.
Annamarie Schlegel vede quale sua attuale, unica possibilità di produrre arte quella di ridurre al minimo lo stile, il materiale e il supporto su cui lavora. A questa conclusione è arrivata dopo aver sperimentato tante tecniche e, in particolare, strapazzato, accartocciato, bagnato, lavato, stirato ogni genere di carta, tela, multistrato… per potere conoscere fino in fondo tutte le peculiarità del materiale. Ora sa di conoscere molto bene la materia che decide di usare.
Tra il 2002 e il 2003 ha frequentato die Schule für Gestaltung a San Gallo (Svizzera) da dove le proviene la tecnica che le è propria: il lavoro contemporaneo delle due mani con le biro nere e colorate. Ama creare composizioni con linee dense o leggere, generate da movimenti circolari incontrollati che vanno dall’interno verso l’esterno e dall’esterno verso l’interno partendo essenzialmente dalla spalla e dal gomito. Il suo lavoro, in evoluzione continua, consiste nella ricerca e nella conquista di sempre nuove luci e profondità per le opere monocrome e di abbinamenti e tonalità molto colorate negli altri lavori.
Per gli spazi di Officinaarte ha creato la serie c.o.r.p.o. di grandi dimensioni, con penne a sfera colorate a cui avvicina opere di formato più ridotto, in serie, come dittici o trittici in modo da creare un unico coerente lavoro. c.o.r.p.o. potrebbe, ad esempio, significare Cento Onde Ricompongono Pensieri Opposti. O tanto altro, o tutt’altro, dipende dall’esperienza del visitatore.
Annamarie Schlegel è nata nel 1945 a Buchs (SG), dal padre tornitore ha ereditato la passione per le vecchie cose, per la magica trasformazione di oggetti nuovi in vere e proprie antichità e per l’affresco: la sua creatività, la libertà espressiva e la sua ricerca di sintesi sono state stimolate fin da ragazzina anche nell’atelier dello zio Hartmann Schlegel in contatto con la pittura ed anche con l’intreccio in midollino.
Sebbene la pittura fosse definita “Arbeit ohne Brot” e perciò più disprezzata che stimata, Annamarie l’ha sempre vissuta come una vera fonte di forza alla quale ritornare in continuazione, particolarmente nelle fasi esistenziali difficili. Dal 2004 ha deciso di dedicarsi totalmente all’espressione artistica. Vive e lavora a Cassina d’Agno (Ticino) da dove parte ogni tanto per viaggi indispensabili a prendere le distanze dal lavoro che l’assorbe completamente su temi relativi all’essere umano, alla bellezza e alla tragicità del vivere.
Inaugurazione sabato 28 marzo, ore 16
Officinaarte Magliaso
via Cantonale, 57 Magliaso
apertura: me 19-21 sa e do 14-17