La Melodia Apocalittica. Un progetto dedicato al tema dell'Apocalisse e ispirato alle 15 xilografie di Albrecht Durer. Gli artisti propongono, con un nuovo ciclo di lavori (90 opere fra dipinti, disegni e sculture in terracotta) la propria riflessione sul rapporto osmotico tra passato-presente-futuro a partire da un intenso dialogo con la storia.
a cura di Donatella Scortecci, Davide Sarchioni, Giorgio Flamini
Gli spazi dell’ex-Museo Civico di Spoleto ospitano La Melodia Apocalittica, mostra d’arte contemporanea degli artisti Thomas Lange e Mutsuo Hirano, organizzata dall’Assessorato Cultura e Turismo del Comune di Spoleto e dalla Galleria Civica d’Arte Moderna, a cura di Donatella Scortecci, Davide Sarchioni, Giorgio Flamini. Inaugurazione Sabato 28 Marzo 2009 alle ore 17.00.
La Melodia Apocalittica è un progetto dedicato al tema dell’Apocalisse e ispirato alle 15 xilografie di Albrecht Dürer. Dopo la mostra Caravaggio. La Passione e la Morte, presentata nel 2005 presso la Sala del Refettorio di Palazzo Venezia a Roma, attraverso cui esploravano in chiave contemporanea anche lo spirito della grande pittura caravaggesca, Lange e Hirano tornano a proporre con un nuovo ciclo di lavori, circa 90 opere fra dipinti, disegni e sculture in terracotta, la propria, personalissima riflessione sul rapporto osmotico tra passato-presente-futuro a partire da un intenso ed avvincente dialogo con il passato e con la storia dell’arte riscoprendone l’attualità. Un dialogo che si svolge al ritmo serrato e incalzante di un racconto visionario e che avanza in parallelo per stratificazioni e piani sovrapposti nel tempo e fuori dal tempo o trova un nuovo, originale significato nella relazione fra pittura e scultura.
“Ogni grande artista del passato merita di essere liberato da uno sguardo attento solo all’aspetto storico per essere considerato o letto piuttosto come colui che manda dal suo presente (che è il nostro passato) il proprio messaggio artistico nel futuro (che sarebbe il nostro presente). Questa trasformazione accade nel dialogo che si crea tra arte antica e arte contemporanea.” (T. Lange)
La rilettura del ciclo iconografico di Dürer costituisce il punto di partenza di un viaggio temporale e si caratterizza in un primo momento per la stretta aderenza al modello di riferimento. Come si evince dal confronto tra i disegni di Lange e le terrecotte di Hirano con le xilografie di Dürer, gli artisti inizialmente non si concentrano su un’interpretazione del contenuto, bensì sull’acquisizione e sull’interiorizzazione della forma artistica.
Ma quì l’Apocalisse non è la fine, non è la morte, non è l’orrore del vuoto né l’angoscia del giudizio universale: è l’armonia del ritmo musicale, della perfezione del cosmo, della purezza spirituale. Così il prodigio è avvenuto: il microcosmo diventa macrocosmo; la fine è il presupposto per l’immortalità.
La mostra sarà riproposta dal 12 Settembre 2009 ad Orvieto con un nuovo allestimento presso gli spazi del Museo dell’Opera del Duomo, del Museo Emilio Greco e della Chiesa di Sant’Agostino.
In quell’occasione verrà presentato il catalogo.
Inaugurazione Sabato 28 Marzo 2009 alle ore 17.00.
ex Museo Civico
Via del Duomo - Spoleto (PG)