Museo di Villa Pignatelli
Napoli
via Riviera di Chiaia, 200
081 7612356 FAX 081 669675
WEB
Vincenzo Gemito
dal 27/3/2009 al 4/7/2009
tutti i giorni 9-14, venerdi' e sabato 9-20, martedi' chiuso (la biglietteria chiude un'ora prima)
848 800288

Segnalato da

Enrica Steffenini




 
calendario eventi  :: 




27/3/2009

Vincenzo Gemito

Museo di Villa Pignatelli, Napoli

Retrospettiva. Sono esposte oltre duecento opere: dalle terrecotte giovanili fino ai bronzi della maturita' e sono presentati circa ottanta tra i disegni piu' significativi dell'artista, realizzati a penna, matita, carboncino, seppia, acquerello. Scultore, artista ed orafo di natali partenopei, Gemito fu personalita' originale e talvolta poco celebrata nel panorama scultoreo italiano a cavallo tra Otto e Novecento.


comunicato stampa

A cura di Denise Pagano

Scultore, artista ed orafo di natali partenopei, Vincenzo Gemito fu personalità originale e talvolta poco celebrata nel panorama scultoreo italiano a cavallo tra Otto e Novecento.
Di umili origini, Gemito iniziò la sua precocissima attività artistica presso la bottega (di tradizione accademica) dello scultore Emmanuele Caggiano; dopo aver appreso la tecnica del disegno mediante l’utilizzo di gessi e dopo aver prodotto numerosi ritratti, si allontanò ben presto da quella “scuola” per avvicinarsi agli stilemi veristi.

Caratteristiche di tale ricerca sono, ad esempio, le serie in creta raffiguranti piccoli busti e figure di mendicanti e popolani, oppure i deliziosi bronzi di piccole proporzioni che sono la rappresentazione di giovinetti, scugnizzi e pescatori, resi con una più personale vivacità che oltrepassa il modello verista. Il “segno” di Gemito è infatti alquanto nervoso ed immediato e, nonostante si caratterizzi per un più tradizionale verismo di gusto meridionale nei lavori giovanili, si trasforma in un più complesso “segno naturalista” mai retorico per ciò che riguarda le produzioni più mature, si tratti di bronzi o cere in cui la componente di richiamo all’antico è sempre resa con estremo realismo.

Apprezzato all’Esposizione Universale parigina del 1900, dove presentò quindici bronzi ed altre opere di natura grafica, Gemito attraversò purtroppo un ventennio buio di spiazzamento e reclusione mentale oltre che fisica, durante il quale produsse solamente disegni ad acquerello e pastelli. Caratteristiche degli ultimi anni sono invece opere a tema mitologico ed allegorico, traboccanti di sensualità nella pienezza dei dettagli, che ne fanno uno dei maggiori scultori italiani del periodo.
Attualmente, dal 28 marzo, il Museo Pignatelli di Napoli offre una completa ed importante retrospettiva dedicata a Vincenzo Gemito, in cui sono esposte circa settanta sculture ed ottanta disegni realizzati con varie tecniche grafiche che ne documentano finalmente la complessa attività. A tal proposito, sono presenti anche sculture cesellate su metalli preziosi che esemplificano il lavoro del maestro in ambito orafo, reduci da una antica tradizione artigiana come quella ellenistico-romana.
Poco celebrato da ridottissime esposizioni personali in Italia, finalmente il maestro Gemito e la sua opera si mostrano in tutta la loro maestria ed abilità grafico-scultorea, permettendo al vasto pubblico di apprezzare la produzione di un grande esponente dell’arte italiana del XX secolo.

24/03/2009
Carla Ferraris


La Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico Etnoantropologico e per il Polo Museale della città Napoli ha in programma, per la primavera 2009, una mostra dedicata a Vincenzo Gemito, uno dei protagonisti della scultura europea tra Ottocento e Novecento, attivo a Napoli tra il 1868 e il 1925, anno della sua scomparsa.

Saranno esposte oltre settanta sculture, dalle terrecotte giovanili, di prodigiosa precocità, fino ai superbi bronzi della maturità; verranno, inoltre, presentati circa ottanta tra i disegni più significativi dell’artista, realizzati a penna, matita, carboncino, seppia, acquerello. Le opere provengono da raccolte pubbliche e private, italiane e straniere.

Le esposizioni dedicate a Gemito sono state rarissime: degne di rilievo quella del 1953 al Palazzo Reale di Napoli e la selezione presentata a Spoleto, nel 1989, nell’ambito del Festival dei Due Mondi.

Presentare, quindi, a distanza di anni, una rassegna ampia e articolata della produzione di Gemito, costituisce senz’altro un’occasione unica per riscoprire e far conoscere un grande esponente delle arti e della civiltà a Napoli tra Otto e Novecento, documentando anche aspetti poco noti della sua attività, come le piccole sculture cesellate, con ossessiva precisione, in metalli preziosi, secondo metodi sperimentali di grande modernità, ma al tempo stesso eredi di una lunga e fortunata tradizione locale, che affondava le sue radici fin in età ellenistico-romana.

Nella mostra al Museo Pignatelli verrà esposta, inoltre, un’ampia selezione di opere dell’artista –sculture e disegni – appartenenti alla celebre raccolta di Achille Minozzi, che quest’ultimo, in stretti rapporti con Gemito, realizzò, con passione e competenza, tra fine Ottocento e inizi Novecento.

La collocazione delle opere secondo criteri sia cronologici che tipologici consente un percorso che documenta l’intero itinerario artistico di Gemito, evidenziando, tra l’altro, affinità e diversità che caratterizzano la sua produzione grafica da quella plastica.

La mostra, posta sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica, è realizzata dalla Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico, Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Napoli e promossa dalla Regione Campania/Assessorato al Turismo e ai Beni Culturali - progetto Cofinanziato con i fondi PO FESR CAMPANIA 2007-2013 Obiettivo OPERATIVO 1.9 - e dalla Provincia di Napoli/Assessorato ai Beni Culturali.

Informazioni: tel. 848 800288

Ufficio stampa
ELECTA
Enrica Steffenini – Annalisa Inzana tel. 02 21563433 – 250 elestamp@mondadori.it - imaggi@mondadori.it

STEFANO DE ANGELIS 02/324377 stefano@deangelispress.it

Inaugurazione sabato 28 marzo ore 13
Saranno presenti
la curatrice della mostra Denise Pagano
e il soprintendente Nicola Spinosa

Museo Principe Aragona Pignatelli Cortes
Riviera di Chiaia, 200 Napoli
Orari: tutti i giorni dalle 9.00 alle 14.00; venerdì e sabato 9.00-20.00; martedì chiuso
(La biglietteria chiude un'ora prima)
Integrato: € 6,00. Ridotto: € 3,00

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