Takete, parola che accompagna ormai da tempo l’opera dell’artista, dalla fine degli anni ’70, evoca perfettamente pur nella sua assenza di significato specifico, l’evidente dinamismo del dipingere di Notargiacomo e il processo veloce della sua creativita', che si esprime anche nei quadri dalla pennellata immediata e un po' negligente.
Gianfranco Notargiacomo, tra i primissimi protagonisti del ritorno alla pittura in quella intensa stagione artistica tra il finire degli anni ’70 e l’inizio degli ’80, torna a esporre a Roma, alla Galleria Marchetti che ha sempre guardato con grande attenzione al lavoro dell’artista.
Con la galleria Marchetti ha inaugurato, con un’ampia mostra il padiglione Grande formato in Arte Fiera 2000 di Bologna. Con la stessa galleria è presente con una personale nella edizione 2001 di MiArt, Fiera di Milano.
Dopo la monografica di Palazzo Reale, Milano 1998 e la partecipazione, tra le altre mostre, all’ultima Quadriennale di Roma e a Tirannicidi, Calcografia Nazionale e Archivio di Stato di Torino, il recente lavoro di Notargiacomo si concentra nuovamente sulle forme aguzze del Takète. Sculture lignee dalla linea spezzata che investono gli spazi della galleria in un rimando continuo con i quadri posti alle pareti, analoghi per materia e colori e carichi della stessa energia guizzante.
Takète, parola che accompagna ormai da tempo l’opera dell’artista, dalla fine degli anni ’70, evoca perfettamente pur nella sua assenza di significato specifico, l’evidente dinamismo del dipingere di Notargiacomo e il processo veloce della sua creatività , che si esprime anche nei quadri dalla pennellata immediata e un pò negligente.
Galleria Marchetti
via Margutta 32, Roma
tel. 06-320 48 63