Amore domestico. Un erotismo giocoso ma anche un aspetto pericoloro e violento rappresentato dal coltello, che da elemento del paesaggio quotidiano assurge a simbolo di una sofferenza connaturata all'essenza stessa delle cose, al fluire dell'esperienza, all'aver luogo dell'esistenza.
L’“Amore domestico” di Paolo Bielli ha due volti: quello di un erotismo giocoso, che smitizza la sessualità attraverso l’ironia, e un aspetto più pericoloso, violento, perturbante, rappresentato dal coltello, che da elemento del paesaggio quotidiano assurge a simbolo di una sofferenza connaturata all’essenza stessa delle cose, al fluire dell’esperienza, all’aver luogo dell’esistenza.
Nell’ambito del ciclo espositivo “Arti in Circolo”, ospitato negli spazi del romano Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli (Roma, via Efeso 2A), Paolo Bielli presenta un’installazione ambientale che ricopre le pareti di falli stilizzati: è questa la principale attrazione della mostra “Amore domestico”, a cura di Francesco Paolo Del Re e Antonio David Fiore, che inaugura domenica 5 aprile, a partire dalle 16.30, ed è visitabile fino al 26 aprile.
Partendo dalla consapevolezza che il sesso è parte integrante della vita e momento imprescindibile di ogni storia d’amore, l’artista dissemina lo spazio espositivo di falli, che vengono sottratti alla dimensione fisica, reale, e sottoposti a un processo di stilizzazione tipico del design. “Assumendo forme semplificate e tondeggianti – scrive Francesco Paolo Del Re -, gli organi genitali maschili diventano sagome familiari, quasi elementi di decorazione, smussando il potere sessuale dell’erezione in una dimensione ironica, giocosa. L’installazione si dispiega lungo le pareti con un andamento regolare, ritmico, attraverso la ripetizione di coppie di falli che assomigliano ad ali di farfalle o a parentesi di un reinventato apparato di segni grafici, per riscrivere il sesso tra le pareti di una domesticità leggera”. Una tavolozza di colori che abbraccia tutte le sfumature della pelle allude alla possibilità del sesso di superare qualunque differenza.
La mostra si completa con una retrospettiva di opere pittoriche realizzate negli ultimi anni, una sorta di autobiografia di lame: filo conduttore è il coltello, metafora di amore tagliente, dolce e acuminato, dapprima conficcato nelle figure umane, come sublimazione di amore omicida, per poi essere usato come elemento grafico, sovrapponendosi a tappezzerie e carte da parati, divenendo infine parte integrante della materia pittorica e lasciandosi ricoprire.
Ufficio stampa: Francesco Paolo Del Re - cell. 320.0823405 - mostracrocevia@gmail.com
In occasione del vernissage della mostra, domenica 5 aprile, a partire dalle 18.30, il Circolo Mario Mieli ospita inoltre la presentazione del romanzo “Alla fine di questo libro la mia vita si autodistruggerà” di Insy Loan (Rizzoli).
Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli
via Efeso 2/A - Roma
Orari: lunedì, mercoledì e venerdì dalle 11.00 alle 18.00; martedì e giovedì dalle 11.00 alle 14.00; sabato e domenica dalle 15.00 alle 19.00
Ingresso libero