E' mio dovere scrivere la malapoesia. L'artista ha scopeto Modena attraverso la scrittura e le immagini di Antonio Delfini. Questa e' la base e l'ispirazione per la realizzazione di 70 disegni che, riprodotti e ingranditi, sono stati applicati sul soffitto della Sala Delfini, come una sorta di affresco.
''Per lavorare ho bisogno di un territorio, un tema o un argomento. Non riesco a tirare fuori niente dal foglio bianco. Con la galleria D406 di Modena, avevo già realizzato una mostra dove la città era protagonista, erano i disegni per il teatro Storchi, la stagione ERT ed eravamo in attesa di un'idea per una nuova esposizione.
L'occasione è nata dall'iniziativa della Biblioteca Delfini, che mi ha commissionato un lavoro dedicato allo scrittore. Mi hanno messo a disposizione una grossa quantità di materiale fotografico. Oltre ai ritratti che illustrano la sua vita, ci sono bellissime foto della città di Modena, scattate dall'autore stesso. Sono riuscito così a farmi un'idea del territorio delfiniano, degli ambienti e dei personaggi che popolavano ''La città dei Sandroni''. Ho scopeto Modena attraverso la scrittura e le immagini di Antonio Delfini.
Questa è la base e l'ispirazione per la realizzazione di 70 disegni che verranno riprodotti ingranditi e applicati sul soffitto della Sala Delfini, come una sorta di affresco della vita dello scrittore. Mentre alla galleria D406 saranno esposti tutti i disegni originali.
Grazie alla passione per i libri che contraddistingue la galleria D406, abbiamo realizzato una pubblicazione che comprende tutto il lavoro diviso in due volumi: ANTONIO DELFINI e ''è mio dovere scrivere LA MALAPOESIA''.
Il primo comprende tutto lavoro svolto per la Biblioteca, mentre il secondo riunisce 37 disegni in bianco e nero con invettive di Delfini.
Questi ultimi disegni sono venuti fuori come un gesto liberatorio alla fine del progetto. Trascrivevo su piccoli fogli alcuni appunti presi da ''Il ricordo della Basca'' e ''Poesie della fine del mondo'', che non ero riuscito ad inserire nelle immagini più plastiche e fotografiche. Con l'aggiunta di alcuni segni, prendevano forma personaggi e caratteri del testo. L'immagine scarnificata, ridotta al tratto diventava sempre più scrittura.
E' stato quello il momento più vicino alla scrittura di Antonio Delfini.''
Gianluigi Toccafondo
Inaugurazioni sabato 4 aprile dalle ore 16.00 alle 17.00
presso la Biblioteca Estense Universitaria
(largo Sant'Agostino 337)
Dentro la foto.
Gianluigi Toccafondo incontra Antonio Delfini
ore 17.00
presso la Biblioteca civica Antonio Delfini
(Corso Canalgrande 103)
inaugurazione
affresco digitale di Gianluigi Toccafondo
ore 18.30
D406 arte contemporanea
Antonio Delfini, è mio dovere scrivere la malapoesia
mostra di disegni e pitture di Gianluigi Toccafondo
D406 Arte contemporanea
Via Cardinale Giovanni Morone, 31/33 - Modena
Orario: mar 10.30-13, mer 16.30-20, ven 16.30-20 e 21-23, sab 10.30-13 e 16.30-20, dom 16.30-20
Ingresso libero