Rhythm is my only Companion. La mostra si compone di una serie di sette tamburi di diverse dimensioni. L'artista ci porta nel suo mondo dei balocchi, sovvertendo le imposizioni, ingigantendo sogni, plastificando l'organico, e per la prima volta si cimenta nella distorsione di strumenti musicali, in un produzione seriale che rivede l'artista artigiano impegnato nel dare nuova vita alle forme.
Come un moderno Lucignolo, forse meno cattivo ma egualmente sagace Vincen Olinet, ci porta nel suo mondo dei balocchi, sovvertendo le imposizioni, ingigantendo sogni, plastificando l’organico, rendendo vivo l’inorganico ci tenta a “baloccare” e “giocare” dalla mattina alla sera. Un enfant terrible, un eterno fanciullo che dietro l’apparenza divertita delle sue opere, cela sempre qualcosa d’irrequieto. Un artigiano che crea mondi e prospettive fantastiche attraverso uno sguardo non convenzionale. L’artista gioca così con oggetti e soggetti popolari mettendoli in disordine e mescolando la sua libera immaginazione ai suoi capricci. Il risultato produce installazioni e disegni che sono spesso estatici e innaturali nelle forme , arrivando così a sovvertire l’etimologia del linguaggio.
In occasione della sua prima mostra personale, alla galleria annarumma404, Vincent Olinet presenta “Rhythm is my only companion”, una serie di sette tamburi di diverse dimensioni. Per la prima volta l’artista si cimenta nella distorsione di strumenti musicali, in un produzione seriale che rivede l’artista artigiano impegnato nel dare nuova vita alle forme. “Ho creato alcune bacchette con la punta sovradimensionata, come se volessi realizzare un arma e sostituito del vetro alle pelli. Mi piace giocare con il mio lavoro, e questa è la strada che uso per reinventare attribuzioni agli oggetti. Ho pensato anche in questo lavoro a una sorte di tensione sessuale in questi tamburi marziali, come una dimostrazione di potere e forza, tensione che involve nella impossibilità dell’ utilizzo resa dalle dimensioni.” Vincent fa così dei suoi soggetti delle doppie personalità costruendo mondi che risultano seducenti e repulsivi nello stesso momento, giocando sulla confusione che si crea tra vero e falso, l’artista reinterpreta magicamente il concetto di scultura monumentale con un pizzico di ironia.
Immagine: Rhythm is my only Companion, particolare dell'installazione - 2009
Inaugurazione 9 aprile ore 18,30
galleria annarumma404
via Felice Casati, 26 - Milano
Ingresso libero