I differenti assemblaggi realizzati a 4 mani da Massimo Minini e da Albano Morandi e suddivisi per gamme cromatiche intendono riflettere sull'idea di mutata percezione visiva del colore nel nostro tempo, ispirata al saggio di Alberto Boatto. L'esposizione consiste in una moltitudine di oggetti pittorici indipendenti tra di loro, ma uniti in un disegno a zig zag che corrisponde a un movimento visivo senza sosta.
Albano Morandi e il noto gallerista Massimo Minini - questa volta
nell’inedita veste d’artista -presentano le loro opere nella
galleria d’arte spazio laba in piazza del Foro 2 a Brescia.
La mostra intitolata “di tutti i colori” sarà inaugurata
mercoledì 15 aprile alle ore 19.30 e rimarrà aperta fino al 27
aprile, visitabile tutti i giorni dal martedì al sabato dalle 16 alle
20.
L’esposizione consiste in una moltitudine di oggetti pittorici
affissi alle pareti: elementi puntiformi indipendenti tra di loro ma
uniti in un disegno a zig zag che corrisponde a un movimento visivo
senza sosta: al centro della parete i dipinti su carta da pacchi di
Minini sono il fulcro da cui si diramano i rettangoli, i cerchi, gli
ovali di colore di Morandi.
I differenti assemblaggi installativi realizzati “a quattro mani”
da Massimo Minini e da Albano Morandi e suddivisi per gamme cromatiche
(blu giallo rosso verde..) intendono riflettere sull’idea di mutata
percezione visiva del colore nel nostro tempo: idea ispirata al nuovo
saggio intitolato Di tutti i colori del critico d’arte Alberto
Boatto che il giorno seguente all’inaugurazione terrà una
lezione-dibattito per gli studenti nella sede centrale della Laba in
via Don Vender 66. Il titolo della mostra ironicamente mette in
evidenza il carattere giocoso e burlesco dell’operazione di questa
insolita coppia di “pittori Gian Burrasca” che ne combineranno
davvero di tutti i colori.
Massimo Minini, gallerista internazionale da molti anni, in questa
occasione sovverte il consolidato ruolo di scopritore e promotore di
illustri nomi del panorama artistico contemporaneo e decide di
stupirci esponendo i sui personali dipinti. “Dipingere mi è sempre
parso difficile”, afferma Minini, “Per questo sono diventato
Gallerista”. Nel divertente e curioso testo da lui scritto, esposto
in mostra, viene tradotta la breve ma intensa esperienza pittorica
maturata nel contesto paesaggistico delle Eolie: “Attrezzo uno
studio a casa; poi pitturerò sul cemento del terrazzo, carta a terra,
come Pollock, ma senza sgocciolare. Pennello scarico. Dunque carta
vuota. Che fare? Mescolo i colori, preparo il set. Ma il problema è
che non ho né tecnica né mano né idee. Le idee me le faccio venire.
Siedo e aspetto. Arriveranno”.
Si scopre così un sorprendente Minini nella veste in questo caso di
protagonista dell’atto espressivo e si rivela da un’altra
prospettiva la sua passione per l’arte.
Il linguaggio poetico elaborato dall’artista Morandi risente non
solo dell’influsso di nomi come Mondrian Licini Klee e Redon ma
sembra impregnato di letteratura. La sua pratica espressiva riassume i
termini di levità rapidità esattezza visibilità molteplicità
proposti da Italo Calvino nelle sue Lezioni americane. Come nelle
fiabe dove tutto è lasciato alla fantasia, alla rapida successione di
fatti scanditi da un ritmo che trascura i dettagli, in modo simile i
diversi elementi compositivi che vagano nello spazio stabiliscono tra
loro fresche e intuitive reazioni di causa ed effetto: il suo intento
è svelare la “meccanica delle meraviglie” di un cosmo onirico e
fiabesco.
Entrambi gli autori considerano l’arte una funzione esistenziale,
una ricerca della leggerezza come reazione al peso dell’vivere;
dalle opere esposte emerge una visione ludica giocosa eppure pensosa e
riflessiva sulle dinamiche del mondo artistico contemporaneo.
Inaugurazone mercoledì 15 aprile alle ore 19.30
Spazio LABA
Piazza del foro 2 Brescia
Orari: dal martedì al sabato h 16 -20
ingresso libero