L'iniziativa e' parte integrante della nuova edizione di SALe - Spazi Arte Legnano. La mostra, la piu' ampia esposizione grafica mai dedicata al grande artista belga in Italia, si compone di 188 fogli, provenienti dalla collezione Kreditbank, tra cui 134 acqueforti, e le due suite litografiche La Gamme d'Amour, ispirate al balletto per il quale Ensor disegno' scene e costumi, e Scenes de la vie du Christ. A cura di Flavio Arensi.
a cura di Flavio Arensi
L’esposizione rientra nel progetto di SALe - SPAZI ARTE LEGNANO che presenta, in contemporanea, al Castello di Legnano, l’antologica di TINO VAGLIERI. Pittore di Idee e la personale di MARTA SESANA
Dal 18 aprile al 28 giugno 2009, Palazzo Leone da Perego di Legnano ospita l’intero corpus dell’opera incisa di JAMES ENSOR (1860-1949), nel centocinquantesimo della sua nascita.
L’iniziativa è parte integrante della nuova edizione di SALe – Spazi Arte Legnano, il progetto organizzato dall'Assessorato alla Cultura della Città di Legnano, che si propone l’obiettivo di riqualificare gli spazi espositivi cittadini attraverso eventi di qualità.
Curata da Flavio Arensi, direttore scientifico del progetto SALe, e Xavier Tricot, curatore del catalogo generale dell'opera di Ensor, , col patronato della Regione Lombardia, il patrocinio della Provincia di Milano, in collaborazione con l’Associazione Alberto Buffetti, la mostra, la più ampia esposizione grafica mai dedicata al grande artista belga in Italia, si compone di 188 fogli, provenienti dalla collezione Kreditbank, tra cui 134 acqueforti, e le due suite litografiche La Gamme d'Amour, ispirate al balletto per il quale Ensor disegnò scene e costumi, e Scènes de la vie du Christ.
La stampa occupa un posto importante nell’opera di James Ensor, tanto quanto lo erano i dipinti e i disegni. Oltre alle litografie, sono stati repertoriate 133 acqueforti, puntesecche e vernici molli.
Nel 1886 l’artista esegue le sue prime incisioni, 26 in tutto, tra cui Le Christ insulté, Le Christ apaisant la tempête e La Cathédrale, mentre le sua ultima, Le Diable au moulin è una vernice molle del 1934.
Nel 1888, all’apice della carriera, Ensor realizza almeno 44 incisioni. In una lettera del 1934, indirizzata al suo amico parigino, l’avvocato Albert Croquez, scrive: La materia pittorica all’epoca (nel 1886) mi preoccupava. Temevo la fragilità della pittura, esposta ai guasti dei restauratori, all’insufficienza, alle calunnie delle riproduzioni [...]. Volevo sopravvivere, parlare ancora a lungo con gli uomini di domani. Pensavo al solido rame, agli inchiostri inalterabili, alle riproduzioni facili, alle tirature fedeli e adottavo l’acquaforte come mezzo espressivo [...]. Poi, con una bella faccia tosta, ho ripreso la mia tavolozza e il colore, fresco e puro, di nuovo, mi ha dominato.
I temi delle stampe sono vari quanto quelli dei dipinti. Ensor passa con disinvoltura dal paesaggio al ritratto, all’autoritratto, alla natura morta, e ai più svariati temi fantastici e religiosi. Le sue fonti sono numerose e molteplici. Critica l’ingiustizia sociale in Les gendarmes, La Belgique au XIX siècle, Alimentation doctrinaire, Les bons juges. Attacca la medicina in Les mauvais médecins, Les vieux polissons e Iston, Pouffamatus, Cracozie et Transmouffe, examinant les selles du roi Darius après la bataille d’Arbelles. In Les bains à Ostende mette alla berlina la società della suo tempo. In numerose tavole si ritrova lo spirito caustico di caricaturisti inglesi come Cruikshank, Rowlandson, Hogarth e Gillray.
La figura di Cristo occupa un posto preponderante nell’intero corpus delle opere di James Ensor; a essa dedica almeno una dozzina di incisioni, nonché un album di litografie dal titolo Scènes de la vie du Christ.
A partire dal 1885 la produzione ensoriana subisce una svolta decisiva. L’artista si allontana sempre più dal realismo e la sua opera acquista una dimensione fantastica e simbolista. L’ossessione per la luce, da cui l’ammirazione per Rembrandt e Turner, e la fascinazione per la figura di Cristo sfociano nella serie di magistrali disegni Les Auréoles du Christ ou les sensibilités de la lumière del 1885-1888. Nelle incisioni Le Christ insulté, Le Christ apaisant la tempête e Le Christ dans la barque, Ensor dimostra la medesima sensibilità per gli effetti della luce del Rembrandt di La deposizone dalla Croce, Cristo che appare ai discepoli e Le tre croci.
Questo appuntamento è un’altra importante tappa del cammino culturale legnanese da sempre attento al linguaggio incisorio, avendo in passato proposto la ricerca grafica di Georges Rouault, Federica Galli, Käthe Kollwitz, Max Klinger, Pablo Picasso, Francisco Goya, Carol Rama.
Catalogo Allemandi/Alberto Buffetti Arte con testi di Flavio Arensi, Francesco Garrone, Xavier Tricot.
In contemporanea, i suggestivi ambienti del Castello di Legnano saranno teatro di due iniziative. La prima sarà l’antologica dedicata a Tino Vaglieri (1929-2000), uno dei protagonisti dell’arte italiana del secondo Novecento. Curata da Flavio Arensi e Arianna Beretta, la mostra segue il percorso dell’artista triestino, ma milanese d’adozione, attraverso 80 opere, dalle origini legate alla pittura verista e al Realismo esistenziale, fino al periodo informale degli anni Sessanta, alla ripresa figurativa del decennio successivo, proponendo non pochi inediti, e una serie di disegni a china mai studiati prima e caratterizzati da una notevole capacità fumettistica-caricaturiale.
Il progetto di riscoperta e approfondimento dell'opera di Vaglieri rientra nel programma che la Città di Legnano ha intrapreso a partire dal 2000 con l’indagine di artisti e movimenti fondanti per la storia culturale della nostra epoca, prediligendo quegli ambiti ancora poco frequentati. Nel tempo, si sono così susseguite le monografiche dedicate a Congdon, Ferroni, Chighine, Varlin, Cremonini, Ipousteguy.
Catalogo Allemandi/Alberto Buffetti Arte con testi di Flavio Arensi, Arianna Beretta, Giorgio Seveso.
Nello spazio Dovevaccadere, al Castello di Legnano, riservata all’espressione dei giovani artisti, è allestita la personale di Marta Sesana, dal titolo Nella massa, curata da Flavio Arensi. La mostra, nata in collaborazione con lo Studio d'Arte Cannaviello, presenta 18 opere recenti dell’artista nata a Merate (LC) nel 1981, costruite come una coralità di eventi e personaggi che raccontano la spersonalizzazione dell'individuo. Benché osservino la folla, le opere non perdono mai di vista l'individuo, anzi ne mettono a fuoco la dinamica psicologica all'interno della società contemporanea, in un linguaggio autonomo pur nel utilizzo del mezzo radizionale della pittura. In occasione della mostra SALe ha commissionato a Pierantonio Tanzola i ritratti fotografici dell'artista.
Catalogo Allemandi.
Per informazioni: tel. 0331 471335
http://www.spaziartelegnano.com
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Inaugurazione 18 Aprile 2009 ore 11
Palazzo Leone da Perego
via Gilardelli, 10 Legnano
Orari: da martedì a venerdì 16.00-19.30; sabato 15.30-19.30; domenica e festivi 10.00-13.00/15.30-19.30; mercoledì 21.00-23.00
chiuso lunedì, chiuso 1 maggio
Ingresso: intero: 5 Euro;
ridotto: 3 Euro (over 60, under 25, gruppi di almeno 15 persone, soci Touring Club Italiano);
gratuito: tutti i martedì, minori accompagnati, portatori di handicap, scuole leganano.
Il biglietto consente la visita a tutte le 3 mostre