Indigeni dell'Urbe. L'artista dipinge gli abitanti delle citta', perfettamente a loro agio inseriti nel loro contesto originario, nel territorio che li circonda, che li accoglie, che li culla...
Tommaso Chiappa, artista anagraficamente giovanissimo, torna a Palermo dopo il successo della personale di Milano (nella galleria dello scomparso Luciano Inga-Pin ) e la partecipazione a varie mostre collettive in tutta Italia. Come noi "cittadini" possiamo essere definiti indigeni, nel senso letterale del termine, per le nostre città viene sempre più utilizzato dalle cronache e dalla letteratura il termine "Jungla" . Quanto di selvatico e quanto di civile viviamo nella nostra società?
Rifuggendo banali stereotipi, pregni dell´accezione negativa attribuita dall´immaginario collettivo il termine "indigeni" significa "nativi del luogo", Coloro che abitano la città e la viziano con i loro usi e costumi, le imprimono il loro segno e ne assorbono il D.N.A culturale e sociale, la vivono , la consumano, la rigenerano, la comandano o la subiscono.
Tra Palermo, Sicilia e Milano (luoghi in cui Tommaso Chiappa opera) l'artista fissa l'immagine del nostro quotidiano attraverso vibrazioni monocromatiche. Una trentina di oli su tela, che sospendono la realtà e la trasmutano in una dimensione metafisica, dove il vissuto si cristallizza e diventa paradigma. L´artista guarda ciò che tutti guardiamo e proverbiale scenografo, le dona nuova luce e respiro, utilizza il monocromo non più per diffondere ed omogeneizzare ma per sottolineare differenti piani di visione.
Dopo la fase dedicata ai Non Luoghi, i soggetti che Tommaso Chiappa dipinge sono gli abitanti, gli indigeni "gente di spalle", perfettamente a loro agio inseriti nel loro contesto originario, nel territorio che li circonda, che li accoglie, che li culla.
Per questo l´artista ritrae con cura, pur riproducendolo senza falsa enfasi, anche il più banale luogo di transito di cui fanno parte anche motorini parcheggiati, macchine, alberi.
Scrive il critico milanese Emanuele Beluffi nella prefazione del catalogo:
"Rispetto a quello urbano, l’elemento di natura assume nei quadri del giovane pittore palermitano il ruolo predominante del soggetto fondamentale. Che attraverso la sua stessa presenza fisica depotenzia la paradossale suggestione claustrofobica della realtà metropolitana. Tommaso Chiappa apre gli spazi e tradisce la città. (…). La città ha una forte significanza naturale in opposizione agli elementi fondamentali che vediamo noi indigeni dell’urbe, gli edifici giganteggianti sulle arterie metropolitane che sono la cornice della vita quotidiana. (…)
Tommaso Chiappa è un pittore avvolto dal primitivo: fare pittura è ricordare. Perché in pittura, come nella vita, non si inventa niente, ma si serba nel cuore – e la si rielabora secondo la propria sensibilità – l’esperienza di chi c’è stato prima."
Inaugurazione venerdì 17 aprile ore 18
La Piana Arte Contemporanea
via I.La Lumia, 79 - Palermo
Orario: ore 10.30 - 13.00/ 16.30 - 20.00 - chiusura mercoledì mattina
Ingresso libero