Spazio disponibile. L'idea di proporre l'opera d'arte come uno spazio a disposizione del pubblico implica il superamento della concezione del quadro come icona immutabile e lo trasforma in un oggetto da fruire e modificare con segni permanenti tracciati sulla superficie pittorica...
Spazio disponibile
L'idea di proporre l'opera d'arte come uno spazio a disposizione del pubblico
implica il superamento della concezione del quadro come icona immutabile e lo
trasforma in un oggetto da fruire e modificare con segni permanenti tracciati
sulla superficie pittorica.
Non vi sono dubbi che alle opere proposte dall'artista corrispondano, sul piano
della realtà oggettiva, gli spazi (quasi sempre molto angusti) che la societÃ
mette a disposizione del singolo. Sono tuttavia possibili altri piani di lettura
che impongono riflessioni di tipo diverso, non ultima quella sulla genesi
dell'opera come spazio pittorico puro.
Chi aderirà a quest'ultima interpretazione, di carattere concettuale, avrà forse
qualche difficoltà ad accogliere l'invito di lasciare un proprio segno sulla
tela dipinta; ma anche in questo caso bisognerà chiedersi se tale rinuncia non
rappresenti egualmente uno dei momenti creativi dell'opera stessa, di fronte
alla quale si sarà preferita la profonda proiezione mentale di un segno
piuttosto che un'azione materiale di superficie.
Aprire lo spazio dell'opera all'azione del pubblico significa consentire la
creazione continua di un palinsesto, di una sovrapposizione di segni. Ciò,
tuttavia, implica necessariamente la distruzione della facies originaria
dell'opera stessa.
Si arriva quindi a comprendere le ragioni più profonde dell'operare artistico:
tutto sembra nascere dal timore che una forza barbara e occulta, ma creativa,
portatrice di altri segni, stia per distruggere quella che noi consideriamo la
nostra cultura.
Con una specie di olocausto dell'opera, l'artista raccoglie l'ultimo aspetto di
questa cultura e lo consegna a chi dovrà mutarlo affinché tutto proceda secondo
il percorso inarrestabile della Storia.
Inaugurazione Martedì 9 aprile 2002 ore 18
Orario di apertura dal martedì al sabato ore 16-19 e, in
altri orari, per appuntamento
Catalogo con testo introduttivo di Pietro
Gaglianò
LA CORTE ARTE CONTEMPORANEA
Rosanna Tempestini Frizzi
Via de Coverelli 27r, 50125 FIRENZE Tel&fax 055284435