Sala Murat
Bari
piazza del Ferrarese
080 5211123 FAX

Ada Costa
dal 21/4/2009 al 2/5/2009
Inaugurazione ore 18
WEB
Segnalato da

Regione Puglia



approfondimenti

Ada Costa
Giusy Caroppo



 
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21/4/2009

Ada Costa

Sala Murat, Bari

Senzachiaroscuri. L'installazione modulare e' composta da elementi in vetro, effetti di luce e sonoro, ed e' disposta lungo tutto il corpo della Sala Murat. A cura di Giusy Caroppo.


comunicato stampa

A cura di Giusy Caroppo

Si inaugura mercoledì 22 aprile alle h 18.00 nella Sala Murat di Bari l’installazione dell’artista Ada Costa. La mostra curata da Giusy Caroppo è promossa dall’Assessorato alla Trasparenza e Cittadinanza attiva della Regione Puglia come strumento innovativo per diffondere la conoscenza della legge sulla Trasparenza del 15 giugno 2008

L’opera dell’artista pugliese Ada Costa è ideale veicolo per la comunicazione del concetto di “trasparenza” espresso dalla legge regionale, per la peculiarità dei materiali usati nelle sue istallazioni e per l’universale comprensibilità del messaggio. L’installazione modulare sarà composta da elementi in vetro, effetti di luce e sonoro e disposta lungo tutto il corpo della Sala Murat. In corrispondenza di ogni varco della lunga parete di fronte gli accessi, in contrasto con le mura antiche ed il wall drowing permanente di Soll LeWitt, sarà collocato un “episodio” che alluderà in modo sottile ai concetti fondamentali espressi dalla legge: informazione, legalità, responsabilità, innovazione, partecipazione, etica, il tutto secondo il linguaggio evocativo dell’artista. L’installazione sonora sarà affidata al musicista sperimentale EraSer (Matteo De Ruggieri), aderente al mondo musicale del circuit bending, che si basa sulla ricerca di sonorità non intenzionali, suoni elettronici appena percettibili nell'immenso paesaggio sonoro; contrasti e fusioni, sonorità elettroniche glitch e lo-fi, create sulla base di intense linee melodiche.

“Art as Idea as Idea”: arte come l’idea di un’idea. Ada Costa incontra Sol Lewit negli anni ’70. Indaga queste ricerche parallelamente a quella di Giulio Paolini, ascolta la fascinazione minimale di Carl Andre e, soprattutto, assimila le associazioni narrative di John Baldessari. Ada Costa nasce figlia di questi presupposti teorici, muovendo da un’idea estremamente chiara, limpida; e la concretizza utilizzando un materiale la cui percezione volumetrica e sostanziale è vicina all’immaterialità mentale dell’idea: IL VETRO. È attraverso queste peregrinazioni teoriche, questi capisaldi, che il concetto di “trasparenza” - l’ “idea” - si trasfigura nell’opera installativa e si fa “informazione”: rappresenta, sceglie, allude, indica, relaziona settori diversi mediante allusioni intuitive e segniche, che appartengono alla sua storia ma sono comunque e sempre riconoscibili da chiunque. Genera una volumetria complessa che è sostanzialmente SENZACHIAROSCURI per la peculiarità del materiale usato, attraversabile dalla luce cui non fa schermo, ma soprattutto perchè comprensibile grazie all’essenzialità delle forme elementari che riproduce, per l’universale intelligibilità del messaggio.

Inaugurazione ore 18

Sala Murat
Piazza del Ferrarese - Bari
Ingresso libero

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