La rassegna comprende 13 opere inedite della sua piu' recente produzione, tutte di grande formato e costituisce una importante occasione di indagine del percorso creativo dell’artista che, attivo dagli inizi degli anni ’80, ha saputo ritagliarsi un proprio spazio autonomo per la ricchezza e la precisione dei temi. A cura di Antonina Zaru.
Latteluce
opere recenti di grande formato
Fondazione Stelline - Milano
11 aprile – 11 maggio 2002
L’11 aprile si apre alla Fondazione Stelline di Milano, nella suggestiva atmosfera della Sala del Collezionista, la mostra “Latteluceâ€, personale dell’artista Salvatore Garau, uno dei più interessanti esponenti della scena artistica italiana.
La rassegna che comprende 13 opere inedite della sua più recente produzione, tutte di grande formato, costituisce una importante occasione di indagine del percorso creativo dell’artista che, attivo dagli inizi degli anni ’80, ha saputo ritagliarsi un proprio spazio autonomo per la ricchezza e la precisione dei temi.
Paesaggi, lande e scorci marini, orizzonti aperti e riprese aeree: la pittura di Salvatore Garau è fatta di materia sottile, di velature e trasparenze. Le opere sono delicate e piene di luce anche quando il nero è protagonista. Si potrebbero definire “Paesaggi interiori†dove l’artista mette in scena la sua sfida linguistica e poetica a cui è impegnato da anni: quella di un pittore di straordinaria sensibilità che, affascinato dalla potenza della monocromia nera, ha deciso di svelarne i mille colori facendo affiorare vibranti scorci di luce.
La mostra, a cura di Antonina Zaru, è accompagnata da un catalogo edito da Medusa con la presentazione di Tommaso Trini.
L'ARTISTA
Salvatore Garau è nato a S. Giusta, in provincia di Oristano, nel 1953. La sua ricerca estetica trova nella musica dapprima il suo campo. Per anni membro degli Stormy Six, gruppo storico e fondamentale del panorama rock d'avanguardia italiano degli anni Settanta, è solo all'inizio del decennio successivo che Garau si dedica a tempo pieno alla ricerca visiva.
Si deve all'intuizione di Elena Pontiggia la "scoperta" di Garau che lo segnala sulle pagine di Segno come uno degli artisti più promettenti della sua generazione. Saranno poi Enrico Crispolti e, soprattutto, Luciano Caramel ad assegnare il giusto posto nella ricerca dell'arte coeva all'artista. Entrambi i critici, invitati dalla rivista Arte a segnalare gli artisti che avessero meglio operato, durante gli anni Novanta, indicano, infatti, Garau come uno degli artisti più importanti di quegli anni.
E' del 1984 la sua prima personale allo Studio Cannaviello di Milano cui seguiranno un gran numero di mostre presso le più note Gallerie italiane (a Milano Gianferrari Arte Contemporanea nel 1993 e Studio Grossetti nel 1997) e di importanti città europee (da Amburgo a Losanna, a Barcellona).
Particolarmente rilevanti restano le ampie esposizioni che la Capricorno Gallery gli dedica a Capri nel 2000 e nel 2001 e la recente esposizione mantovana alla Galleria Corraini che ha presentato, in catalogo, un'ampia selezione di poesie dello stesso Garau.
Molte le partecipazioni a collettive di respiro internazionale tra le quali vanno segnalate Arte Lago 90 a Varese (con testi di Bonito Oliva e Panza di Biumo); la XXXII Biennale d'arte di Milano nel 1993 e Mediterranea, a Bruxelles nel 1998.
Numerose anche le acquisizioni di opere dell'artista che musei ed enti pubblici hanno effettuato, tra i quali ricordiamo il Museo d'Arte Moderna di Bologna, il PAC milanese, la Sala Parpallò di Valencia in Spagna e, di recente, il Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Varese.
Opere dell'artista figurano in alcune delle collezioni private più prestigiose del mondo.
Salvatore Garau vive e lavora a Milano.
INAUGURAZIONE 11 aprile 2002, ore 19
CATALOGO Medusa
ORARI
da lunedì a sabato ore 10 - 19
domenica chiuso
ingresso libero
UFFICIO STAMPA
Emanuela Filippi - tel. e fax 02.6698.7318
emanuela.filippi@tiscali.it
COORDINAMENTO E SEGRETERIAORGANIZZATIVA Fondazione Stelline
Alessandra Klimciuk tel. 02.45462.111 - fax 02.45462.432
Immagine: Salvatore Garau, Condotte, 2002
tecnica mista su tela cm 237 x 200
Courtesy Capricorno Gallery
Fondazione Stelline - Sala del Collezionista
Milano - corso Magenta 61