Dora Diamanti arte contemporanea
Quel che resta - memoria necessaria. L'artista presenta al pubblico due installazioni scultoree appositamente create per l'evento ricostituendo l'ambivalenza della pagina bianca in relazione all'esperienza umana attraverso una vera e propria camera della memoria.
a cura di Micol Di Veroli
Giovedì 7 maggio 2009, dalle ore 19:00, la galleria Dora Diamanti arte contemporanea inaugura Quel che resta – memoria necessaria, mostra personale di Davide Orlandi Dormino a cura di Micol Di Veroli.
Nella mostra Quel che resta Davide Orlandi Dormino presenta al pubblico due installazioni scultoree appositamente create per l’evento ricostituendo l’ambivalenza della pagina bianca in relazione all’esperienza umana attraverso una vera e propria camera della memoria. Mediante un gesto che espande la percezione visiva l’artista ricopre il suolo dello spazio espositivo posto al livello superiore di fogli marmorei che si stagliano attoniti ed onniscenti come monumenti simbolo del simbolo stesso. Storie avvolte da una dissolvenza in bianco dove si odono i passi di una città immaginaria, l’eco di voci che sfumano nel silenzio, lo scorrere fluido ed intenso dell’inchiostro in mille parole mai scritte.
Nello spazio espositivo posto al livello inferiore, Davide Orlandi Dormino immerge le sue pagine in una vasca di ferro colma di liquido che le preserva e le rende inavvicinabili al tempo stesso. Una sorta di amnio che racchiude i sogni, gli enigmi ed i giorni ancora da vivere, una finestra aperta sull’ignoto in cui il bianco dei pensieri naviga ininterrottamente e senza approdo. Come all’interno di un processo di sviluppo fotografico i fogli attendono in un margine di tempo labile, impercettibilmente mosso, un attimo prima che l’immagine si formi. L’immagine dello spettatore, il suo immaginario deve fissarsi sulle pagine bianche, questa è la volontà dell’artista che lascia libero arbitrio emozionale a chi si pone innanzi alle sue opere.
Davide Orlandi Dormino con le sue installazioni si interroga sulla fisicità della materia reale e sull’importanza del tempo, cambiando la leggera massa della cellulosa con la fermezza del marmo, quasi a voler sottolineare l’importanza della stabilità di una pagina bianca simulacro della memoria che altrimenti volerebbe via leggera, trascinata dal vento.
Bio
Davide Orlandi Dormino (Udine,1973), vive e lavora a Roma. Nel 1996 si diploma in Scultura all'Accademia di Belle Arti di Roma. Nel 2001 consegue l'Abilitazione all'Insegnamento in Discipline Plastiche, insegna al Liceo Artistico "Tuscia" di Viterbo fino al 2003, anno in cui gli viene assegnata la Cattedra di Scultura presso la R.U.F.A. Libera Accademia di Belle Arti di Roma Legalmente Riconosciuta. Attivo nella scena artistica dal 1991 ha esposto in numerose mostre personali e collettive in spazi pubblici e gallerie private. Tra le maggiori ricordiamo: Appunti#2 Memoria/Memorie, C.I.A.C. Genazzano (Rm) (2008); Requiem, Galleria Container, Roma (2007); JackHammers-Mea Culpa, Eclettica, Roma (2007); Riparte-International Art fair, Roma, (2006); III Biennale della Pietra - Simposio Internazionale di Scultura su Granito, Alpalhao (Nisa) Portogallo (2005); Genius Loci, Viterbo (2005); Protection, Mercati di Traiano, Roma (2004); Merce Fragile, Palazzo Valentini, Roma (2004); Inchiostro Indelebile, MACRO – Ex-Mattatoio, Roma (2004); Biennale di Porto Ercole, Forte Stella, Porto Ercole(Gr,ed. 2002 e 2003); Ateliers, Galleria comunale d'arte Moderna, Roma (2000).
Inaugurazione: 7 maggio, ore 19
Dora Diamanti Arte Contemporanea
Via del Pellegrino, 60 - Roma
orario: da lunedì a sabato ore 15.30-19.30
ingresso libero