Associazione Culturale La Roggia
Pordenone
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Piersandro Coelli
dal 12/4/2002 al 2/5/2002
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Ass. Cult. La Roggia




 
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12/4/2002

Piersandro Coelli

Associazione Culturale La Roggia, Pordenone

Considerando che il pittore, il creativo, il musicista, hanno tutti un padre ispiratore, e' cosi' anche per Piersandro. Il suo modo di espressione può richiamare al 're della Pop', ma poi il suo mondo apparentemente di fumetto...ascolta la guida importante, il motore dell'anima: il cuore. In mostra anche alcune fotografie di Simonetta Rodino'.


comunicato stampa

"il tempo di una sigaretta"

In mostra anche alcune fotografie di Simonetta Rodinò

in galleria, catalogo con testo di Carlo Rizzi

lLA CRAVATTA ovvero DIALOGO TRA UN PITTORE CON LE MANI SPORCHE DI COLORE ED UN VISITATORE IN STIFFELIUS CON LA LOBBIA LE GHETTE E SCARPE TIMBERLAND (PERCHÉ FA TRENDY)

"Interessante!" - "Trova?" - "Sì, ma la griffe?" - "Cioè?" "Beh, non posso comperare un quadro solo perché mi piace" "E perché allora?" - "Per lo status symbol; sa io ho la Volvo" - "Io una vecchia Mini" - "Che c'entra. Lei non frequenta la contessa Prampoletti, l'ingegner Micaroli industriale del legno ed. il notaio Benserviti. Non posso certo dire loro che ho acquistato il quadro di uno sconosciuto" - "Allora mi devo chiamare Mirò o Kandinsky? Fontana basterebbe?" - "No, no: Coelli basta.. Ma insomma, cosa ha fatto sinora?" - "Quadri" - "Si, questo lo vedo, ma parlo di mostre. Cosa direbbe la marchesa Grignarelli sapendo che ho acquistato il quadro di un pittore che fa quadri e non di un pittore che fa mostre?" - "Ah, ho capito. E' come per la CRAVATTA" - "Cioè?" - "Cioè: non importa che sia bella, ma che sia firmata" - "Bene, vedo che ha afferrato" - "Beh, io i quadri nemmeno li firmo" - "Ecco, così mi mette in crisi con l'avvocato Occhiovivo. Insomma, che mostre ha fatto?" - "A Milano ho esposto più volte" - "Bella forza, è di Milano. E poi?" - "A Busto Arsizio" - "Non le ho detto di scendere, salga" - "Altre personali? Genova, Venezia, Torino, Parma, Piacenza, Mantova, Varese, Pisa; non ricordo tutto. A Torino tre volte. Le basta?" - "No. Il nome di qualche galleria?" - "Schubert, Studio Anna Virando, San Carlo, Bianca Pilat, Bocca, Brezia; sa, non è che mi porti in tasca l'elenco" - "Va bene, va bene, ma mi dica: all'estero ha fatto qualcosa?" - "No, dipingo solo nel mio studio" - "Benedetto uomo, io parlo di mostre" - "Ah, già, la cravatta. Beh, ho esposto a Londra" - "Tutto qui?" - "No, anche a Chicago" - "Sempre personali?" - "Sempre" - "E, mi dica, aste?" - "Certamente: Cristies, Finarte" - "Collezioni pubbliche?" - "Presente" - "Collezioni private?" - "Anche là" - "Ma sì, può bastare, il curriculum è buono Però, vede, sono i quadri che non mi convincono. Mi permetta, non posso dire alla baronessa Schiacciaterra che ho comperato un quadro per il curriculum. Sono un intenditore, io. E lo è anche la baronessa. E gli intenditori acquistano i quadri solo quando piacciono. Giusto?" - "Giusto" - "E allora i suoi quadri non mi piacciono, nonostante la griffe. Quindi non mi faccia perdere altro tempo" Detto questo il visitatore si gira e se ne va. Al pittore non resta che andare in bagno, lavarsi le mani e mettersi la cravatta. Firmata, naturalmente.
Piersandro Coelli

"PIERSANDRO COELLI: DAL FUMETTO AL CUORE"
Considerando che il pittore, il creativo, il musicista, hanno tutti un padre ispiratore, è così anche per Piersandro. Il suo modo di espressione può richiamare al "re della Pop", ma poi il suo mondo apparentemente di fumetto...ascolta la guida importante, il motore dell'anima: il cuore. Colore, forma, soggetto, sono ispirati ai moti emozionali, alle vibrazioni che l'artista lombardo traccia come un "E.C.G." sulle superfici dipinte, che sotto il suo controllo prendono forma e colore. Non è pittura piatta, monotona, fredda, perché comunque il cuore non è mai monotono, vuoto e spaesato. Non il cuore di Piersandro! Lui è un artista sfaccettato, nel senso più ricco del termine, sempre attivo nel suo moto di rinnovamento, che è una naturale e progressiva maturazione dell'idea, della proposta, della creazione. Non mi pare sia il caso di spolverare scuole e autori, che come lui hanno affrontato temi consumistici, proposti nel consueto della quotidianità umana. Il suo tema? Beh, l'essere - creatura - umano - individuo, che può venir fagocitato dal nulla o può essere redento dalla possibilità del cuore. Coelli è un artista solare, per niente vano, per nulla superficiale, e proprio per la semplicità della creazioni è importante se inserito nella linea del sentimento umano. Pittura di facile presa? - No - Soggetti semplici e chiari? - Forse, all'apparenza forse! - Sollevo i miei dubbi. Le mie certezze odorano di Bibbia. No, di Vangelo! La cultura di fondo, necessaria per una espressione del genere, si amalgama col sentimento dell'artista, che abbraccia in totale i moti della vita, le emozioni contemporanee, dunque il cuore! Dal fumetto al cuore: certo il fumetto nasconde il cuore e batte i suoi colpi nella vita e pulsa il suo sentire nell'arte. E alla fine, quando l'artista è vero, è onesto con i suoi sentimenti e lucido nella sua coscienza, lascia briglia sciolta al suo sé Superiore, che lo porta sull'onda lunga della mia umanità.
- Secondo Voi, esseri inclini alla lettura, io dovevo parlare di "racconti del quotidiano" espressi nel linguaggio pop che molti conoscono? Oppure sottolineare un velato cinismo che potrebbe confondere la sana lettura? -
- Caro Piersandro, io ti dico perché lo leggo nel cuore della tua opera: la pittura, l'arte della creazione, sono l'espressione dell'anima buona, cattiva, bianca, nera, leggera, pesante, non importa! Poi i sentimenti ognuno li dirige dove vuole, come sente, come vede. Io ti sento e ti vedo un artista capace, amico straordinario e rispettoso di ciò che comunemente si chiama arte, ma che è in realtà vita e soffio divino nel cuore dell'uomo. Il pittore in fondo è un piccolo dio, derivato dal Gran Tutto, dal quale ha avuto il dono di espandere nel cielo del mondo la luce dell'amore.
Jolanda Pietrobelli

inaugurazione sabato 13 aprile, alle ore 18.

Orario di apertura: dal martedì al sabato h 16-19.30

Nel luogo del curriculum bisogna scrivere dove sono nato: ad arona; quando: nel 1947; cosa ho studiato: architettura; dove vivo e lavoro: a milano.
Poi le principali personali: a milano, gallerie bianca pilat, nuovo aleph, torchio di porta romana, artistudio, feltrinelli, bocca - a londra: james west - a chicago: bianca pilat - a torino: anna virando - a cosenza: brezia - a busto: aquifante - a genova: satura - a mantova: archivio (e devo chiedere perdono alle gallerie non citate).
Le collettive più significative: a milano: gallerie san carlo, il tempo ritrovato, derbylius - a toronto: columbus center - a montrèal: chapelle du bon pasteur - in giro: le mostre itineranti organizzate dalla galleria bianca pilat (e di nuovo scusa alle gallerie non dette).
Le fiere cui ho partecipato: gent, bologna, milano, padova (sempre con la galleria san carlo di milano).
Le aste dove sono stato presente: sotheby's, finarte.
Dulcis in fundo, le collezioni pubbliche: de bellis fondation (usa), shariah museum ofart (emirati arabi).
Sarebbe anche d'obbligo dire chi ha scritto di me ma, per non dimenticare ingiustamente qualcuno (e riuscendo così ad offendere forse tutti), dico solo grazie a jolanda pietrobelli che mi presenta a pordenone.
E poi, tanto per finire, due speranze. La prima: che non badiate più di tanto a questo curriculum. La seconda: che guardiate in silenzio i miei quadri.
Se ne avrete una qualsiasi emozione sarete entrati nel mio spazio, nel luogo di un pittore dove "il mondo sembrava un pensiero che potevo d'un tratto smettere di pensare" (questa è una frase rubata a tess gallagher)

Associazione Culturale La Roggia
v.le Trieste, 19 P.B. 167 - 33170 Pordenone
tel. e fax 0434 552174

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