Museo Morandi
Bologna
piazza Maggiore, 6 (Palazzo d'Accursio)
051 2193332, 051 2193294 FAX 051 2193403
WEB
Filippo de Pisis
dal 8/5/2009 al 18/7/2009
mart-ven 9-18.30, sab, dom e festivi 10-18.30

Segnalato da

Lara Facco




 
calendario eventi  :: 




8/5/2009

Filippo de Pisis

Museo Morandi, Bologna

Alla dolce Patria. Il percorso espositivo si snoda nel cuore del museo bolognese e propone un confronto tra la poetica di due grandi dell'arte del Novecento: Giorgio Morandi e Filippo de Pisis. La mostra si concentra in particolare sull'ultima stagione pittorica dell'artista ferrarese, compresa tra il 1940 e il 1953, e comprende 26 tra dipinti e disegni provenienti dalle donazioni Malabotta e Pianori e appartenenti alle collezioni delle Gallerie d'Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara. A cura di Fabrizio D'Amico.


comunicato stampa

a cura di Fabrizio D'Amico

Il Museo Morandi di Bologna, in virtù della partnership instaurata tra il MAMbo – Museo d'Arte Moderna di Bologna, Ferrara Arte e le Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara, ospita dal 10 maggio al 19 luglio 2009 la mostra “Alla dolce patria”: il ritorno in Italia di Filippo de Pisis, a cura di Fabrizio D'Amico.

Il percorso espositivo si snoda nel cuore del museo bolognese così da proporre un confronto tra la poetica di due grandi dell'arte del Novecento – Giorgio Morandi e Filippo de Pisis. La mostra si concentra in particolare sull'ultima stagione pittorica dell'artista ferrarese, compresa tra il 1940 e il 1953, sulla quale manca a tutt'oggi una specifica riflessione. La selezione effettuata dal curatore, che occupa le due sale centrali, comprende 26 tra dipinti e disegni provenienti dalle donazioni Malabotta e Pianori e appartenenti alle collezioni delle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara.

A seguito del suo rientro in Italia, nel 1939, la produzione artistica di Filippo de Pisis è fortemente segnata da un'inquietudine e da un male di vivere crescenti, che si manifestano in una pittura dapprima espressivamente caricata, poi sempre più essenziale; intrisa di toni cupi, invasa da un biancore abbacinante, essa depone quel vibrante cromatismo e quel prestigio pittorico che ha connotato tanta parte dei suoi anni Trenta.

Dopo il 1939 l'artista continuerà a dipingere per poco più di un decennio, inaugurando una nuova fase caratterizzata da tratti più asciutti e sintetici. Con l'aggravarsi delle sue condizioni di salute tale cambio di rotta diventa sempre più evidente, e in Ritratto di Allegro (1940), presente in mostra, trova la sua prima chiara manifestazione: la pittura, ridotta all'essenziale, lascia libere ampie porzioni di tela (come accadrà ripetutamente anche in seguito), le architetture si asciugano, il volto è definito da pochi tratti sommari e sullo sfondo ritroviamo la tipica strategia del quadro nel quadro, ricorrente in molti lavori di De Pisis.
In altri dipinti, quali Via degli Omenoni (1942) o Il cortile di via Rugabella (1943), ritorna la velocità dei paesaggi londinesi e parigini della seconda metà degli anni Trenta, quel tratto stenografico, spezzato, che già ai suoi esordi Montale elogiò definendolo “a zampa di mosca”.

Un percorso rarefatto e lontano dai trionfi pittorici caratterizza gli ultimi capolavori dell'artista, invasi da una luce fredda e da un raggelante silenzio. Il periodo è quello degli anni spesi a Villa Fiorita, nel vano tentativo di trovare una cura, quando appunta: “Clinica, parola bianca dai riflessi d'acciaio”. Gli stessi riflessi che si ritrovano in dipinti come Rosa nella bottiglia (1950), Natura morta davanti alla finestra (1951) e la splendida Natura morta col calamaio (1951), nei quali l'essenzialità della pittura è palpabile.
Proprio nella fase finale della vicenda artistica di De Pisis si forma il nucleo più coeso e consistente di disegni, dalla pregevole qualità, che trovano ampio spazio nelle sale del Museo Morandi. In tali opere ciò che viene tolto al tratto lo si trova nella materia - sanguigna, pastello o olio, che si scontrano con la sicurezza e la pulizia del segno, come si può ammirare nei numerosi nudi che costituiscono il soggetto privilegiato di questa serie.

“Alla dolce patria”: il ritorno in Italia di Filippo de Pisis, è la seconda rassegna in ordine di tempo ad aprire al pubblico nell'ambito della collaborazione che lega Bologna e Ferrara per tramite di alcune tra le più importanti istituzioni museali delle due città. La ha preceduta cronologicamente Morandi. L'arte dell'incisione, a cura di Luigi Ficacci, a Palazzo dei Diamanti fino al 2 giugno 2009, che dà conto degli esiti altissimi raggiunti dal Morandi incisore nell'arco della sua vita artistica e ha aggiunto un tassello fondamentale alla già ampia attenzione verso la vicenda morandiana destata dall'antologica Giorgio Morandi 1890 – 1964, coprodotta dal MAMbo e dal Metropolitan Museum of Art di New York, conclusasi di recente. Il percorso congiunto tra il Museo d'Arte Moderna di Bologna e il polo museale di Ferrara porta così a un ideale scambio di maestri tra le due città, cui fa eco il confronto che i due artisti ebbero in vita in diverse occasioni.

Morandi. L'arte dell'incisione e “Alla dolce patria”: il ritorno in Italia di Filippo De Pisis sono realizzate in collaborazione tra MAMbo – Museo d'Arte Moderna di Bologna, Ferrara Arte e le Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara. Nell'ambito di tale partnership, si è inoltre concluso un accordo che ha dato avvio ad una politica di vantaggi e facilitazioni per i visitatori delle rispettive sedi. Grazie ad una “card” congiunta, che viene consegnata all'acquisto di un biglietto intero presso il MAMbo, Palazzo dei Diamanti o il Padiglione d'Arte Contemporanea di Ferrara, i visitatori hanno diritto all'ingresso ridotto a una rassegna delle istituzioni partner e allo sconto del 10% sul prezzo di vendita in mostra dei rispettivi cataloghi. La card è valida per due persone, fino al 31 dicembre 2009.

La mostra di De Pisis è accompagnata da un catalogo della collana “dossier” del Museo Morandi, edito da Edisai con testi in italiano e in inglese.

Visite guidate: info e prenotazioni: tel. 051 6496626 – 628
mamboedu@comune.bologna.it

Inaugurazione 9 maggio 2009, ore 19

Museo Morandi
Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore, Bologna
Orari: martedì – venerdì 9.00 - 18.30
sabato, domenica e festivi 10.00 – 18.30
chiuso lunedì non festivi, 1 gennaio, 1 maggio, 25 dicembre
Ingresso gratuito

IN ARCHIVIO [23]
Morandi a vent'anni
dal 13/11/2015 al 25/6/2016

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede