Un intenso percorso espositivo attraverso una ventina di opere a grafite dove la natura viene rappresentata come forma di paesaggio. "Paesaggi a vapore", come quelli confusi dalle increspature mattutine del lago o immaginati tra le nebbie che si muovono sui profili delle montagne. Nei suoi lavori ogni dettaglio e' portato al limite, bianco e nero si caricano di significati metaforici, creando immagini astratte.
a cura di Giovanna Nicoletti
La Galleria Civica G. Segantini (con il sostegno di: Cassa Rurale Alto Garda, UniCredit, Ingarda Trentino e Cantina La Vis), dedica a Serse un intenso percorso espositivo attraverso una ventina di opere a grafite dove la natura viene rappresentata come forma di paesaggio. "Paesaggi a vapore", come quelli confusi dalle increspature mattutine del lago o immaginati tra le nebbie che si muovono sui profili delle montagne circostanti. Un modo "altro" di comunicare il paesaggio, attraverso linguaggi nuovi che permettono di immaginare attraverso gli strumenti della contemporaneità.
Serse (San Polo del Piave, 1952) utilizza la grafite per raccontare la natura in ogni suo minimo aspetto, nei suoi lavori ogni dettaglio è portato al limite estremo fino quasi a non distinguere la visibilità, bianco e nero si caricano di significati metaforici, divengono paesaggi astratti e infiniti.
"Attraversando con lo sguardo i lavori di Serse – ci dice la direttrice della Galleria Civica Giovanna Nicoletti – si è catapultati in un mondo naturale che affiora come grande, immenso universo. Nelle sue immagini ci si perde. Sono parti di luoghi nei quali è possibile smarrirsi, in continua possibilità di mutamento. Così sono le nuvole, vaporose e mutevoli, così le acque, attraversate dalle onde che ne disegnano le increspature fino a tracciarne spirali che, dall’effetto di complicati vortici, fanno affiorare parti di natura, da canneti a cortecce di tronchi".
Lo sguardo dell’artista si concentra, di volta in volta, sulle montagne, sugli astratti naturali, sull’acqua, sulle nuvole che divengono estensione verso l’infinito, l’indeterminato: "Serse più della geologia delle rocce, insegue la vaporosità del cielo per raccogliere in questo lo sguardo – prosegue la curatrice Nicoletti – La nuvola procede dal cielo e diventa neve, abbraccia la montagna e scende fino a mescolarsi con la terra. Lo sguardo contemporaneo fissa l’abisso e per vincerne la forza magnetica copre la tela, la veste con la grafite; nuvole, gocce d’acqua, vette nevose, arbusti, sono gli abiti".
Immagine: Serse, dalla serie Notti bianche
Inaugurazione: sabato 23 maggio ore 18.00
Galleria Civica G. Segantini
Palazzo dei Panni, Via Segantini 9 | Arco (TN)
Orario: dal 24.05 al 20.06: 10.00 – 18.00; dal 21.06 al 16.08: 15.30 – 22.00
chiuso il lunedì
ingresso gratuito