...non si tratta di una mostra collettiva ma di due interventi separati, collegati esclusivamente dal comune utilizzo della pittura e dal particolare interesse per la rappresentazione... A cura di Gigiotto del Vecchio.
Lo Studio d'Arte Cannaviello annuncia le mostre personali di Davide La Rocca e Luigi Presicce, a cura di Gigiotto Del Vecchio, che si inaugureranno in contemporanea giovedi 18 aprile 2002 e saranno allestite rispettivamente nello spazio anteriore ed in quello posteriore della Galleria.
Da sottolineare che non si tratta di una mostra collettiva ma di due interventi separati, collegati esclusivamente dal comune utilizzo della pittura e dal particolare interesse per la rappresentazione che, attraverso un elaborato procedimento preliminare, si sviluppa mediante codici, sia estetici che concettuali, basati sull'utilizzo dell'immagine fotografica e filmica.
Il nuovo lavoro di Davide La Rocca si può definire uno studio analitico dell'immagine, quasi "maniacale" nel procedimento di realizzazione dell'opera. L'artista seleziona immagini tratte da frames cinematografici e le scompone in frammenti di colore ottenendo, con diversi impasti di bianco e di nero, sfumature di grigio che si estendono sull'intera superficie della tela.
Questa operazione esalta il valore di una tecnica pittorica in grado di far vibrare la rappresentazione attraverso una complessa, e allo stesso tempo metodica, sovrapposizione del colore ad olio dove la materia stessa è concepita come mezzo di espressione capace di spingere chi osserva oltre la semplice percezione visiva. Si può quindi parlare per queste opere di valori tattili della pittura dal momento che la tela non viene più trattata come un piano su cui riprodurre fedelmente l'immagine cinematografica ma come un epidermide vibrante in perfetta sintonia con la ricerca pittorica contemporanea. Per questa personale l'artista ha realizzato quattro tele di grandi dimensioni utilizzando frames tratti da Existence, un film di David Cronemberg.
Diverso per stile e ricerca estetica è il lavoro di Luigi Presicce. L'artista propone in mostra cinque dittici di diverse dimensioni ognuno dei quali gioca sulla relazione ambigua tra il paesaggio e il ritratto, iconograficamente legati tra loro dalla sola cromìa. Il paesaggio raffigura sempre delle inquadrature di boschi pervasi da una forte luce tremolante, come se fossero immagini riprese da una videocamera a spalla.
Immagini più statiche sono invece i ritratti che fermano lo sguardo sorpreso di bambine apparentemente "fuori luogo" o quello fortemente enigmatico di visi trasfigurati da un naso di maiale finto. Il paesaggio non è in questo caso una "veduta" ma lo scenario, il luogo comune, reso singolare dalla sua storia e dalle vicende umane che l'hanno reso tale. Lo spettatore si ritrova quindi a scrivere una sceneggiatura puramente personale nello spazio che decorre tra il paesaggio e il ritratto. L'artista utilizzando un processo di stesura del colore a fresco ottiene immagini sgranate e prive di traccia pittorica che assumono, per mezzo di una dominante bluastra, un'atmosfera televisiva con un'impronta noir.
Ad introdurre in catalogo il lavoro di Luigi Presicce ci sarà un testo di Andrea G. Pinketts ed una conversazione tra l'artista e Gigiotto Del Vecchio. Quello di Davide La Rocca sarà accompagnato da un testo di Gigiotto Del Vecchio.
Inaugurazione 18 aprile 2002
Orario: da martedì a sabato dalle 10.30 alle 19.30
Studio d'Arte Cannaviello
Via A. Stoppani 15, 20129 Milano
Tel. 02-20240428/ fax 02-20404645