La mostra presenta per la prima volta in Italia la serie Gluts, dall'inglese saturazione, eccesso, 40 sculture a cui l'artista lavora ad intermittenza dal 1986 al 1995. Dopo aver stravolto il mondo artistico alla fine degli anni '50 con le sue celebri fusioni di dipinti bidimensionali e sculture, negli anni '80 Rauschenberg si concentra sull'esplorazione delle proprieta' visive del metallo, assemblando materiali raccolti nelle stazioni di benzina, pezzi di automobili abbandonate, e altri scarti industriali. A cura di Susan Davidson e David White.
a cura di Susan Davidson e David White
La mostra
presenta per la prima volta in
Italia la serie Gluts, dall’inglese
saturazione, eccesso, 40 sculture a cui l’artista texano lavora ad
intermittenza dal 1986 al 1995.
Dopo aver stravolto il mondo artistico alla fine
degli anni ‘50 con le sue celebri fusioni di dipinti
bidimensionali e sculture, negli anni '80 Rauschenberg si
concentra sull’esplorazione delle proprietà visive del metallo assemblando
materiali raccolti nelle stazioni di benzina, pezzi di automobili abbandonate, e
altri scarti industriali.
L’ispirazione nasce da una visita a Houston in
occasione della mostra del 1985 Robert
Rauschenberg: Work from Four Series presso il Contemporary Arts
Museum. Il Texas era alle prese con una dura recessione causata dalla
saturazione del mercato petrolifero. L’artista osserva gli effetti
della devastazione economica e inizia a raccogliere insegne di
distributori di benzina e relitti industriali trasformandoli in altorilievi e
sculture che ricordano i suoi primi Combines.
A proposito dei
suoi Gluts, Rauschenberg
disse: “E’ il momento dell’eccesso, l’avidità è rampante. Tento solo di
mostrarlo, cercando di svegliare la gente. Voglio semplicemente rappresentare le
persone con le loro rovine. Penso ai Gluts come a souvenir privi di nostalgia.
Ciò che devono realmente fare è offrire alle persone l’esperienza di guardare
alle cose in relazione alle loro molteplici possibilità”.
A un anno dalla
scomparsa dell'artista la Collezione Peggy
Guggenheim rende omaggio a una delle più grandi forze creative
dell'arte americana dagli anni ‘50.
Immagine: Mercury Zero Summer Glut, 1987
Per ulteriori informazioni e accrediti: press@guggenheim-venice.it
tel. 041.2405404/415
Alexia Boro Director of Communications and External Affairs
Peggy Guggenheim Collection
Tel. +39 041 2405404
Fax +39 041 5206885
aboro@guggenheim-venice.it
Conferenza stampa 29 maggio, ore 12
conferenza stampa internazionale 4 giugno, ore 9
collezione Peggy Guggenheim, roof terrace
Collezione Peggy Guggenheim
Quartiere Dorsoduro, 701 (Palazzo Venier dei Leoni) Venezia
Apertura 10-18 tutti i giorni
Biglietti: Adulti: 12€, Senior oltre i 65 anni: 10€
Studenti fino a 26 anni: 7€ (oltre la scuola dell'obbligo con una tessera studenti valida)
Bambini fino a 10 anni, soci: gratuito