Walter Gadda e' passato dalle pitture informali degli anni '70 ai quadri di gommapiuma e polietilene di oggi. Le opere scultoree di Mariella Perani testimoniano invece la volonta' di allontanarsi dalla tradizione figurativa.
Walter Gadda
Walter Gadda è passato dalle pitture informali degli anni settanta e ottanta ai quadri di gommapiuma e polietilene degli anni novanta sino ad oggi.
Prima lo spessore della “pasta” pittorica informale, poi l'inserimento di materie altre,di mano in mano sempre più aggettanti, finchè il quadro stesso è diventato oggetto ,oggetto plastico, e in questo modo ,contemporaneamente , oggetto altro. La pittura non è venuta meno,ma si è fatta tattile. Il colore si tocca attraverso la “pellicola” che lo ricopre ,così come la gommapiuma che dà corpo al quadro.
Scambio di caratteri visivi e tattili reso possibile dal suo “ confezionare” ,come dice ironicamente Gadda, con pellicola tesa visivamente opposta alla morbidezza.
Il suo percorso è caparbiamente “pittorico” e risulta in sintonia con la sua sensibilità e le sue scelte. Contemporaneamente anche l'impulso figurativo si fa impellente, ecco che introduce il metallo duro,rigido sporgente nelle sue “macchine per esportare democrazia e progresso “ o camere d'aria che uniscono duro e molle , gonfio e sporgente con evidenti allusioni al corpo ,ora dai rimandi esplicitamente erotici.
E' evidente, per contrasto -sempre con ironia e per analogia – L'amore contro la guerra,ma al tempo stesso l'eros diventato consumo e scarto, frutto della stessa società dell' ”esportazione” .
Mariella Perani
Le opere scultoree di Mariella Perani testimoniano la volonta’ di esulare da un tradizionalismo figurativo legato ad un estetismo fine a se stesso. Ogni scultura è invece la ricerca di una correlazione di masse che, senza venir meno al figurativo in quanto tale, costituisce più che altro la manifestazione di valori concettuali. In questo sta il suo miglior pregio in quanto ogni scultura va oltre i canoni stessi di detto estetismo per aprirsi a concezioni di volumetrie dall’aspetto imponente nonostante le piccole dimensioni delle opere stesse. Ma da tutto ciò scaturisce il concetto della” grandiosità”’ voluta di proposito, a sottolineare,in certo senso, la maestosita’ dell’idea contenuta nella stessa scultura. Ne viene un autentico messaggio in cui la personalita’ dell’artista si pone in chiara e perfetta evidenza . Messaggio, che in questa mostra specifica è legato al significato del “cuscino” ,oggetto quotidiano, qui caricato di significati psicologici. Dove conscio e inconscio cercano convivenza ed equilibrio, dove quotidiano vuol dire intimita’,dove il suo potere taumaturgico si espande e dove l’uomo cerca se’ stesso ,lontano dalle sovrastrutture e dalle maschere.
Sculture ricche di simboli e metafore incredibilmente pervase di fascino e di mistero, partorite dal mondo misterioso dell’inconscio sembrano nella loro intimita’ espressiva ed ieratica fermare il tempo con la loro bellezza in perfetto equilibrio tra poesia, sensualita’ protezione e amore.
Il fruitore sensibile è affascinato è catturato da questo mondo surreale,metaforico e fantastico.
Inaugurazione 30 maggio ore 18
Sala del torchio
piazza chiesa - Balerna
Orari: lunedì a venerdì 14,30-18,sabato 15,00-19,00, domenica 10,30-12,30 e15,00-19,00