Scatti e scritti. Attraverso un percorso composto da ottanta fotografie, scandite come pagine di un diario personale o un album di ricordi, si ripercorre la vita di Marina Cicogna, nota come produttrice cinematografica negli anni d'oro del cinema italiano e francese.
Giovedì 4 giugno 2009, Frédéric Mitterrand, direttore dell’Accademia di Francia a Roma
inaugurerà, nelle gallerie di Villa Medici, la mostra « Scatti e Scritti » con a una selezione di opere
fotografiche di Marina Cicogna.
Attraverso un percorso composto da ottanta fotografie, scandite come pagine di un diario
personale o un album di ricordi, si ripercorrerà la vita di Marina Cicogna, donna di grande
intelligenza e indipendenza, nota come produttrice cinematografica negli anni d’oro del cinema
italiano e francese.
Nipote del conte Volpi, ex governatore in Libia e fondatore del primo festival cinematografico della
storia, nel 1932 (il Festival di Venezia, Coppa Volpi), Marina Cicogna impara ad apprezzare la
settima arte sin dalla prima infanzia. Nel 1967 presenta a Venezia Belle de Jour, che vincerà il
Leone d’Oro, nel 1970 sarà produttrice di Indagini su un cittadino al di sopra di ogni sospetto,
premiato con un Oscar, seguito da La classe operaia va in paradiso, vincitore della Palma d’Oro a
Cannes. E questo è soltanto il promettente inizio di una lunga serie di successi: da Teorema a
Medea, a C’era una volta il West, Una stagione all’inferno, e ancora Bella di giorno, Il cerchio
rosso, il Conformista, Ultimo tango a Parigi, Portiere di notte…
Un amore e una sensibilità tutta particolare per l’immagine e per la bellezza, che ella coltiva
dunque anche personalmente: la fotografia è stata la sua prima passione e frutto di questa
passione sono gli scatti, oggetto di questa mostra, che lontano dai riflettori e dalle passerelle ci
restituiscono una immagine degli anni che Marina Cicogna ha avuto il privilegio di condividere con
personalità del mondo del cinema e dell’alta società, dando una testimonianza tutta personale di
quel “bel mondo”, andato ormai perduto.
“Prima di diventare produttore cinematografico, ho avuto la passione della fotografia. Fotografavo
gente, monumenti, acqua: tutto ciò che mi sembrava bello. Attraverso le fotografie che scattavo
allora ho voluto ritrovare i personaggi, i luoghi, i paesaggi che non esistono più, testimonianza di
un’epoca in cui tutto quello che era straordinario ci sembrava naturale ed eterno”, racconta.
Attraverso il suo sguardo si offre, non soltanto una visione inedita e privilegiata di un’epoca che ha
segnato indelebilmente la storia del cinema, ma anche lo specchio di una personalità poliedrica e
appassionata, innamorata del bello e della vita.
La scenografia della mostra è stata realizzata da Dante Ferretti.
La mostra sarà accompagnata da un catalogo trilingue (italiano, francese e inglese), pubblicato da
Electa, con una introduzione di Frédéric Mitterrand e i testi di Dacia Maraini, Jeanne Moreau e
Calvin Klein.
La mostra è stata resa possibile grazie al contributo di Lancia e di Politi Navi-Fashion Yachts.
Accademia di Francia - Villa Medici
viale Trinita' dei Monti, 1 - Roma
Orari: 11.00 – 19.00 (continuato), Riposo: lunedì
Ingresso: 10 euro (intero) – 8 euro (ridotto)
Biglietto cumulativo con la mostra Ettore Scola – disegni (atelier del Bosco)