Museo Diocesano di Santa Apollonia
Venezia
Castello, 4312 (Ponte della Canonica)
041 5229166 FAX 041 7241124
WEB
Santa Apollonia, Omar Galliani
dal 3/6/2009 al 14/8/2009
10-18
041 5229166
WEB
Segnalato da

Studio Esseci




 
calendario eventi  :: 




3/6/2009

Santa Apollonia, Omar Galliani

Museo Diocesano di Santa Apollonia, Venezia

E qualche dente di Andy Warhol. La mostra costituisce un nuovo capitolo della storia del truce martirio della vergine Apollonia, avvenuto a Alessandria d'Egitto intorno al 249, che ha colpito l'immaginazione degli artisti, oltre che dei fedeli, di ogni epoca. Warhol realizza, nel 1984, una serie di opere su carta interamente dedicate alla santa. Galliani ha creato invece sette grandi opere che vogliono interpretare in chiave personale una visione simbolica e trasversale del martirio.


comunicato stampa

Una vergine, i suoi denti, due grandi artisti. Questo il singolare mix proposto da “Santa Apollonia, Omar Galliani e qualche dente di Andy Warhol”, mostra parallela alla Biennale e allestita nel Chiostro di Sant’Apollonia, sede del Museo Diocesano di Venezia, dal 3 giugno al 15 agosto 2009.
Nelle sale claustrali a ridosso della Basilica marciana si mostra un ulteriore capitolo, assolutamente spettacolare e coinvolgente, della lunghissima storia dell’iconografia legata a Sant’Apollonia, la protettrice dal mal di denti e patrona dei dentisti.
La mostra di Santa Apollonia raggiungerà in seguito la Cina ad ottobre, invitata dalla città di Hangzhou che avrà una importante manifestazione internazionale di arte contemporanea. Un viaggio questo che riannoda simbolicamente lo storico e l'antico culturale scambio che lega Venezia all'Oriente.

La storia del truce martirio della vergine Apollonia avvenuto a Alessandria d’Egitto intorno al 249 ha colpito l’immagine degli artisti, oltre che dei fedeli, di ogni epoca. L’iconografia sulla Santa è vastissima, riflesso di un culto che in epoca medievale dilagò in tutta Europa e, con la diffusione del Cattolicesimo, in altri continenti, in particolare in quello sudamericano. La storia è del resto di quelle destinate a colpire, non fosse altro che per il terrore che accompagna il ricordo di ogni nostro mal di denti.
Apollonia, vergine cristiana, venne accerchiata dai pagani che la colpirono alle mascelle sino a farle schizzar via i denti, poi, acceso un rogo, minacciarono di gettarcela se non avesse pronunciato frasi empie. “Ella chiese che la lasciassero libera un istante: ottenuto ciò, saltò rapidamente nel fuoco e fu consumata”.

Del tutto comprensibile che una vicenda tanto truce colpisse l’immaginario e venisse presto trasformata in una icona dai precisi dettagli: la Santa, le palme simbolo del martirio e le tenaglie dei cavadenti a stringere un dente sanguinante appena divelto.

Curioso, ma non troppo, che ad essere colpito da questa storia sia stato Andy Warhol spinto a realizzare, nel 1984, una serie di opere su carta interamente dedicate alla santa dove la raffigurava con in mano le tenaglie, simbolo del martirio e quindi, di riflesso, l’ossessione verso i denti, le simbologie legate ad essi, il morso, il sapore, la fisiognomica del volto.
La serie di opere presenti in mostra è ancora inedita e sarà esposta per la prima volta.
Non stupisce invece che la vicenda di Apollonia abbia coinvolto Omar Galliani. Il maestro emiliano si misura da tempo con la raffigurazione contemporanea dei santi, a partire dalla serie Nuovi Santi realizzata tra il 2004 e il 2006 , e sta portando avanti una sua precisa ricerca sugli elementi costitutivi del corpo umano e i denti, in questa sua ricerca, occupano uno spazio assolutamente speciale.
Per questa mostra–confronto Galliani ha creato sette grandi opere che vogliono interpretare in chiave personale secondo il suo inimitabile stile, una visione simbolica e trasversale del martirio della santa: piogge di denti, denti sospesi nel cielo, il dente visto come elemento mistico, inquietante, stellare o anche più dichiaratamente sessuale.
Omar Galliani incontra la santa e fornisce un’interpretazione contemporanea di una nuova modalità anche sottilmente ironica per esorcizzare la morte, che vede protesi dentarie puntuali e rigorose come tavole anatomiche, calibrate da un raffinato segno di chiaroscuro a grafite, talvolta anche accostate al volto angelico della santa che ha saputo vincere la morte con la forza delle fede.
Un volto - icona dalle suggestioni magiche che esprime attraverso il gioco del tratto chiaroscurato - come sempre nelle raffigurazioni del Maestro – l’essenza mentale e spirituale della donna, l’espressione della sua anima interiore e dell’inconscio, un viso che tra luce ed ombra diviene uno spazio cosmogonico che ci avvicina prepotentemente all’infinito.

Mostra patrocinata dal Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, Ministero Affari Esteri,dall’Assessorato alla Cultura della Provincia di Venezia e dall’Assessorato alla Produzione Culturale Comune di Venezia.

In collaborazione con Galleria Soave, Alessandria.
Main sponsor : Gruppo Cremonini.

Coordinamento tecnico – scientifico: Francesca Baboni
Catalogo edito da Skira con testi di Francesca Baboni, Omar Galliani, Flaminio Gualdoni, Raffaele Morelli, Gabriele Perretta, Alessandro Romanini.

Mostra patrocinata dal Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, Ministero Affari Esteri,dall’Assessorato alla Cultura della Provincia di Venezia e dall’Assessorato alla Produzione Culturale Comune di Venezia.
In collaborazione con Galleria Soave, Alessandria.
Main sponsor : Gruppo Cremonini.
Coordinamento tecnico – scientifico: Francesca Baboni
Catalogo edito da Skira con testi di Francesca Baboni, Omar Galliani, Flaminio Gualdoni, Raffaele Morelli, Gabriele Perretta, Alessandro Romanini.

Immagine: Omar Galliani: Ciclo “Tutti i denti di Sant’ Apollonia”, 2009, matita su tavola più pigmento. © Foto Luca Trascinelli 2009

Ufficio stampa:
Studio ESSECI, Sergio Campagnolo – Padova tel. 049.663499 info@studioesseci.net

Chiostro di Sant’Apollonia
San Marco 4312, Ponte de la Canonica - Venezia
Orario: tutti i giorni dalle 10 alle 18. Ingresso libero

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