Palazzo Sarcinelli
Conegliano (TV)
via XX Settembre, 132
02 36557733
WEB
Da Ca Pesaro a Morandi
dal 19/4/2002 al 30/6/2002
049 663499 FAX 049 655098

Segnalato da

Studio Esseci




 
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19/4/2002

Da Ca Pesaro a Morandi

Palazzo Sarcinelli, Conegliano (TV)

Arte in Italia 1919 - 1945 dalle collezioni private. L'arte italiana tra le due guerre 'raccontata' ricorrendo esclusivamente ad opere conservate in collezioni private, capolavori in parte gia' ben noti accanto ad altri che vengono concessi per la prima volta all'ammirazione del pubblico.


comunicato stampa

Arte in Italia 1919 - 1945 dalle collezioni private

L'arte italiana tra le due guerre "raccontata" ricorrendo esclusivamente ad opere conservate in collezioni private, capolavori in parte già ben noti accanto ad altri che vengono concessi per la prima volta all'ammirazione del pubblico.

Questo è l'obiettivo della mostra "Da Ca' Pesaro a Morandi. Arte in Italia 1919 - 1945 dalle collezioni private" promossa dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Conegliano in collaborazione con Assessorato alla Cultura della Regione Veneto, curata da Marco Goldin e organizzata da Linea d'ombra. Nel titolo, la mostra, ospitata dal 20 aprile al 30 giugno a Palazzo Sarcinelli, ricorda e rende omaggio al caposaldo veneto del Novecento, Ca' Pesaro, e al pittore maggiore del nostro XX secolo assieme a De Chirico, Giorgio Morandi.

La scelta del periodo è basata sull'idea che il cosiddetto "ritorno all'ordine" che fa seguito al primo conflitto mondiale, non sia in Italia un periodo di decadenza in pittura, ma segni invece la nascita, secondo la tradizione "regionalistica" italiana, di tanti gruppi che innalzano la qualità della ricerca, cui vanno affiancate alcune straordinarie personalità solitarie, di cui Morandi è l'emblema assoluto, anche secondo il senso di una statura internazionale che ora cresce di anno in anno.

La mostra parte dunque con il riconoscimento del ruolo del gruppo veneziano di Ca' Pesaro, stretto attorno alle grandi figure di Gino Rossi e Arturo Martini. E al ruolo che hanno avuto, nel periodo di ripresa post-bellico, le mostre del 1919 e 1920, mai compiutamente valutate al meglio, certo schiacciate dal ruolo assoluto di novità che ebbero le rassegne capesarine dal 1908 al 1913, tali da porre la cultura veneziana come avanguardia italiana.

Accanto alla partenza capesarina, la presenza folgorante di Morandi, avanti l'avvio della stagione sua "classica" degli anni venti e trenta, ampiamente esemplificata in mostra, soprattutto con il ricorso alle celebri nature morte.

Ma il capitolo dedicato ad altri due grandi solitari, i fratelli Giorgio de Chirico e Alberto Savinio, nobiliterà ulteriormente la rassegna, con tutto un gioco di rimandi e di rapporti nelle loro opere sempre negli anni venti e trenta.

Contemporaneamente si affermano in Italia altri gruppi fondamentali, come quello del Realismo Magico. E sempre negli anni venti il gruppo di Novecento. Forte l'attività della Scuola romana, con le punte di Scipione, Mafai, Pirandello e Donghi. E la pittura in Toscana, con Rosai e Soffici. Ma anche il secondo futurismo, con Balla, Depero e Prampolini. Ancora altri "veneti" fondamentali come De Pisis e Guidi, l'astrazione di Licini, anche nel suo periodo figurativo degli anni venti, Magnelli e Soldati. Quindi la grande scultura di Martini, Marini e Melotti. Infine, la chiusura struggente con una breve serie di paesaggi "di guerra" di Morandi, dipinti nell'esilio di Grizzana, sull'Appennino bolognese, nei primi anni quaranta.

Attraverso 80 opere, un percorso entro la migliore arte italiana negli anni febbrili e difficili tra le due guerre. Anni, tra l'altro, argomento di una fortunatissima esposizione a Palazzo Sarcinelli nel 1990, quando si indagò il microcosmo della Pittura a Treviso tra le due guerre.

Con questa esposizione prosegue il cammino di valorizzazione dell'arte italiana e veneta del Novecento che ha guidato fin dalla sua apertura, nel 1988, l'attività della Galleria Comunale di Conegliano. Possiamo ricordare che sono ormai 75 le mostre che da allora si sono svolte, distese entro i termini cronologici che vanno dai primi anni del secolo fino all'intenso studio dedicato alla pittura della seconda parte del XX secolo. Tra le altre, saranno almeno da ricordare le esposizioni del 1997 (Da Monet a Morandi, che segnò l'idea di un collegamento nel campo della visione "spirituale" del paesaggio tra pittura italiana ed europea, con 25.000 visitatori finali), del 1998 ( Da Fattori a Burri, che fu un viaggio nella pittura italiana dal secondo Ottocento ai giovani oggi operanti, seguendo le preferenze pittoriche di un grande storico dell'arte come Roberto Tassi, scomparso nel 1996, con 30.000 visitatori finali) e del 2000 (Da Courbet a Manet, opere su carta dei pittori di Barbizon e impressionisti, con 40.000 visitatori finali).

Inaugurazione per la stampa: sabato 20 aprile ore 11,30

Orario: 9.00-13.00; 15.00 alle 19.00. Sabato e domenica ore 9.00-19.00. Chiuso il lunedì.

Mostra promossa dall'Assessorato alla cultura del Comune di Conegliano, in collaborazione con Assessorato alla Cultura della Regione Veneto curata da Marco Goldin e organizzata da Linea d'ombra. (Conegliano, via della Madonna, 9. Tel. 0438.412647; fax 0438.412690; e-mail: info@lineadombra.it).

Catalogo Linea d'ombra Libri.

Ingresso: intero 5 Euro; ridotto 4 Euro studenti universitari, oltre i 60 anni, gruppi: capogruppo gratuito; ridotto 3 Euro scuole con due accompagnatori a titolo gratuito, militari, ragazzi fino a 18 anni.

Per informazioni e prenotazioni: tel 0438/21306.

Ufficio Stampa: Studio Esseci - Sergio Campagnolo tel. 049.663499 fax 049.655098

Conegliano (Treviso), Palazzo Sarcinelli

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