Arte in Italia 1919 - 1945 dalle collezioni private. L'arte italiana tra le due guerre 'raccontata' ricorrendo esclusivamente ad opere conservate in collezioni private, capolavori in parte gia' ben noti accanto ad altri che vengono concessi per la prima volta all'ammirazione del pubblico.
Arte in Italia 1919 - 1945 dalle collezioni
private
L'arte italiana tra le due guerre "raccontata" ricorrendo esclusivamente
ad opere conservate in collezioni private, capolavori in parte già ben
noti accanto ad altri che vengono concessi per la prima volta
all'ammirazione del pubblico.
Questo è l'obiettivo della mostra "Da Ca' Pesaro a Morandi. Arte in
Italia 1919 - 1945 dalle collezioni private" promossa dall'Assessorato
alla Cultura del Comune di Conegliano in collaborazione con Assessorato
alla Cultura della Regione Veneto, curata da Marco Goldin e organizzata
da Linea d'ombra. Nel titolo, la mostra, ospitata dal 20 aprile al 30
giugno a Palazzo Sarcinelli, ricorda e rende omaggio al caposaldo
veneto del Novecento, Ca' Pesaro, e al pittore maggiore del nostro XX
secolo assieme a De Chirico, Giorgio Morandi.
La scelta del periodo è basata sull'idea che il cosiddetto "ritorno
all'ordine" che fa seguito al primo conflitto mondiale, non sia in
Italia un periodo di decadenza in pittura, ma segni invece la nascita,
secondo la tradizione "regionalistica" italiana, di tanti gruppi che
innalzano la qualità della ricerca, cui vanno affiancate alcune
straordinarie personalità solitarie, di cui Morandi è l'emblema
assoluto, anche secondo il senso di una statura internazionale che ora
cresce di anno in anno.
La mostra parte dunque con il riconoscimento del ruolo del gruppo
veneziano di Ca' Pesaro, stretto attorno alle grandi figure di Gino
Rossi e Arturo Martini. E al ruolo che hanno avuto, nel periodo di
ripresa post-bellico, le mostre del 1919 e 1920, mai compiutamente
valutate al meglio, certo schiacciate dal ruolo assoluto di novità che
ebbero le rassegne capesarine dal 1908 al 1913, tali da porre la cultura
veneziana come avanguardia italiana.
Accanto alla partenza capesarina, la presenza folgorante di Morandi,
avanti l'avvio della stagione sua "classica" degli anni venti e trenta,
ampiamente esemplificata in mostra, soprattutto con il ricorso alle
celebri nature morte.
Ma il capitolo dedicato ad altri due grandi solitari, i fratelli Giorgio
de Chirico e Alberto Savinio, nobiliterà ulteriormente la rassegna,
con tutto un gioco di rimandi e di rapporti nelle loro opere sempre
negli anni venti e trenta.
Contemporaneamente si affermano in Italia altri gruppi fondamentali,
come quello del Realismo Magico. E sempre negli anni venti il gruppo di
Novecento. Forte l'attività della Scuola romana, con le punte di
Scipione, Mafai, Pirandello e Donghi. E la pittura in Toscana, con Rosai
e Soffici. Ma anche il secondo futurismo, con Balla, Depero e
Prampolini. Ancora altri "veneti" fondamentali come De Pisis e Guidi,
l'astrazione di Licini, anche nel suo periodo figurativo degli anni
venti, Magnelli e Soldati. Quindi la grande scultura di Martini, Marini
e Melotti. Infine, la chiusura struggente con una breve serie di
paesaggi "di guerra" di Morandi, dipinti nell'esilio di Grizzana,
sull'Appennino bolognese, nei primi anni quaranta.
Attraverso 80 opere, un percorso entro la migliore arte italiana negli
anni febbrili e difficili tra le due guerre. Anni, tra l'altro,
argomento di una fortunatissima esposizione a Palazzo Sarcinelli nel
1990, quando si indagò il microcosmo della Pittura a Treviso tra le
due guerre.
Con questa esposizione prosegue il cammino di valorizzazione dell'arte
italiana e veneta del Novecento che ha guidato fin dalla sua apertura,
nel 1988, l'attività della Galleria Comunale di Conegliano. Possiamo
ricordare che sono ormai 75 le mostre che da allora si sono svolte,
distese entro i termini cronologici che vanno dai primi anni del secolo
fino all'intenso studio dedicato alla pittura della seconda parte del XX
secolo. Tra le altre, saranno almeno da ricordare le esposizioni del
1997 (Da Monet a Morandi, che segnò l'idea di un collegamento nel
campo della visione "spirituale" del paesaggio tra pittura italiana ed
europea, con 25.000 visitatori finali), del 1998 ( Da Fattori a Burri,
che fu un viaggio nella pittura italiana dal secondo Ottocento ai
giovani oggi operanti, seguendo le preferenze pittoriche di un grande
storico dell'arte come Roberto Tassi, scomparso nel 1996, con 30.000
visitatori finali) e del 2000 (Da Courbet a Manet, opere su carta dei
pittori di Barbizon e impressionisti, con 40.000 visitatori finali).
Inaugurazione per la stampa: sabato 20 aprile ore 11,30
Orario: 9.00-13.00; 15.00 alle 19.00. Sabato e domenica ore 9.00-19.00.
Chiuso il lunedì.
Mostra promossa dall'Assessorato alla cultura del Comune di Conegliano,
in collaborazione con Assessorato alla Cultura della Regione Veneto
curata da Marco Goldin e organizzata da Linea d'ombra. (Conegliano, via
della Madonna, 9. Tel. 0438.412647; fax 0438.412690; e-mail:
info@lineadombra.it).
Catalogo Linea d'ombra Libri.
Ingresso: intero 5 Euro; ridotto 4 Euro studenti universitari, oltre i
60 anni, gruppi: capogruppo gratuito; ridotto 3 Euro scuole con due
accompagnatori a titolo gratuito, militari, ragazzi fino a 18 anni.
Per informazioni e prenotazioni: tel 0438/21306.
Ufficio Stampa: Studio Esseci - Sergio Campagnolo tel. 049.663499 fax
049.655098
Conegliano (Treviso), Palazzo Sarcinelli