Navigare l'incertezza. La pittura dell'artista si appoggia a un tratto spontaneo, sensuale e raffinato, memore della tradizione calligrafica giapponese, ma mostra al contempo un'energia incontaminata e talvolta brutale, una sensualita' sfrenata, quella tensione interna che e' divenuta tipica della sua arte. A cura di Achille Bonito Oliva.
a cura di Achille Bonito Oliva
L’ultima serie di lavori di Alessandro Verdi sarà oggetto di una mostra curata da Achille Bonito Oliva per gli Eventi Collaterali della prossima Biennale di Venezia, con inaugurazione a Venezia giovedì 4 giugno 2009 nello spazio espositivo di Campo della Tana, Castello 2126/A, proprio di fronte all’entrata dell’Arsenale.
L’incertezza a cui fa riferimento il titolo della mostra allude alla capacità fulminea dell’artista di passare dal registro elegiaco a quello tragico, dal dolore dell’esistenza all’anelito del divino, dalla sensualità delle forme alla purezza dei contenuti.
La tecnica e le tinte fonde usate per questo nuovo e inedito ciclo di opere su tela si alleano a questa apertura di significati: la sua pittura si appoggia a un tratto spontaneo, sensuale e raffinato, memore della tradizione calligrafica giapponese, ma mostra al contempo un’energia incontaminata e talvolta brutale, una sensualità sfrenata, quella tensione interna che è divenuta tipica della sua arte. Il colore e la sua consistenza, dagli sfumati fino alle masse di materia pittorica, evocano tale tensione e le forme e le atmosfere sono come apparizioni notturne ammantate d’ombra. Anche lo spazio che circonda le figure diviene non misurabile e inafferrabile, incerto: è un campo multidirezionale, fluido, che ribalta e schiaccia i soggetti in primo piano, impietosamente offerti allo sguardo del pubblico.
Come nota il curatore della mostra Achille Bonito Oliva: “La ricerca di Verdi è volta a rinvenire e fissare tracce di esistenza allo stato puro, senza le superfetazioni imposte dalla società, al di là di ogni credo o differenza geografica, irradiando all’intorno una fertilissima incertezza che lo previene dalle interpretazioni e dalle posizioni manichee e fa defluire attraverso le metafore del linguaggio la sua incandescente carica eversiva”.
La mostra è stata resa possibile grazie all’intervento di amici e collezionisti di Alessandro Verdi, uniti in questo progetto da un comune senso di mecenatismo. Un catalogo edito per l’occasione, con un intervento critico di Achille Bonito Oliva, illustrerà le opere presenti in mostra.
Alessandro Verdi è nato a Bergamo nel 1960. Vive e lavora a Ambivere.
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Vernissage: 4,5,6 giugno 2009
Apertura al pubblico: dal 7 giugno al 22 novembre 2009
Arsenale
Campo della Tana, Castello 2126/A - 30122 Venezia
Orari: mercoledì-lunedì 10.00-18.00 martedì chiuso
La mostra è realizzata da Fondazione Mudima Milano in collaborazione con Arte Communications Venezia.