'Di-Stanze' un percorso espositivo di Paolo Cavinato che si sviluppa attraverso il contagio di medium differenti. Così le celle frigorifere come le cantine dell’ex macelleria Malacarne sono 'black & white rooms' pronte a lasciarsi contaminare.
Sabato 20 aprile dalle 21.00 alle 02.00 alla BlackCube_Project si inaugura ''Di-Stanze'' un percorso espositivo di Paolo Cavinato che si sviluppa attraverso il contagio di medium differenti. Così le celle frigorifere come le cantine dell’ex macelleria Malacarne sono ''black & white rooms'' pronte a lasciarsi contaminare.
La personale di Paolo Cavinato (Mantova, '75), curata da Francesco Bonazzi, si snoda di stanza in stanza. ''Di-Stanze'' è un itinerario ricco di sorprese perché attraverso lo spazio diventa evocazione di emozioni inaspettate.
Nei video ''Oerte 7'' e ''Oerte 8'', le visioni catodiche dell'artista ci mostrano tanto delle ''visioni periferiche'' quanto una dilatazione temporale portata alla ''deriva''. L'ocularità di Paolo Cavinato guarda al fluire negli spazi come anche all'attimo degli accadimenti.
L'artista fruga nell'anticamera tra l'attività onirica e le distorsioni del vedere. In ''Gocce'' il gocciolare su un letto installato in un'angusta cantina assume inquietudini kafkiane. In una cella senza uscite è imprigionato un gioco di ombre cinesi. I 'Pensieri sottratti' dalle pagine del diario dell’artista saranno parte 'Di-Stanze' visionarie. Allo spettatore il compito di cogliere gli eventi tra sospensione e insidia.
Il BLACK CUBE PROJECT nasce dal desiderio di cercare nuovi paradigmi del linguaggio multimediale. Il progetto è stato inaugurato il 23 marzo con la videoinstallazione di V.J. Pix (prorogata fino al17 aprile). Ricordiamo inoltre che da sabato 18 maggio al 16 giugno Mari Ponti presenta 'Imagerie' un montaggio digitale di fotografie che vanno a contagiarsi con la musica originale dei Mongortos-Herschaft-Musik (un gruppo composto da Elisa Bognetti, Federico Caprari, Mattia Cipolli e Matteo Ferretti).
Black Cube Project
via San Vitale, 14
Verona