Human engineering. Uno studio che ipotizza l'esistenza di strutture geometriche prevalentemente sotterranee all'interno del quale l'essere umano e' descritto come una risorsa.
Uno studio che ipotizza l’esistenza di strutture geometriche prevalentemente sotterranee all’interno del quale l’essere umano è descritto come una risorsa. Il termine “risorse umane” è usato nel linguaggio imprenditoriale e dell’economia aziendale per designare il personale che lavora all’interno di un azienda, con riferimento specifico al personale dipendente. Tale concezione tende a svalutare la dimensione umana del lavoratore per assimilarlo ad una risorsa. Il valore dell’uomo singolo è dunque ridotto all’anonimità di un esistenza privata del suo livello intellettuale che lo destina a un’incapacità di ragionare e reagire in modo autonomo.
Tutto questo per rendere il suo comportamento facilmente controllabile, secondo le aspettative del sistema operativo. Gli esseri umani non sono più tali, ma divengono elementi o particelle all’interno di un meccanismo, paragonabile forse a una sorta di carburante per motori a scoppio o a reazione. Guardando alle masse come a tante risorse, è possibile condurre su di esse svariati esperimenti per osservare il loro movimento e comportamento sotto l’influenza di una o più forze e osservare i loro rapporti con le strutture geometriche che li circondano.
La finalità del progetto è la presentazione di un video sperimentale in stop motion realizzato da un disegno a pennarello che spiega il comportamento delle “risorse” all’interno di una “metropoli sotterranea”.
Inaugurazione giovedì 4 giugno 2009 ore 18 - 22
Libreria Brac
via dei vagellai 18r - Firenze
Da venerdì 5 a domenica 7 ore 10 - 22
Ingresso libero