Communion/Constellation. Ritratti di familiari e amici intorno ad una comune ciotola per il riso. Simbolo universale di bene, di nutrimento fisico e spirituale, la ciotola di ceramica storicamente appartiene alla cultura coreana.
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La ZONE CONTEMPORARY ART di New York è orgogliosa di presentare tra gli eventi collaterali della 53^ Biennale di Venezia “Communion/Constellation”, prima mostra personale in Italia dell’artista Yooah Park. La missione di ZONE, di scambio artistico globale riflette il tema principale della Biennale, “Making Worlds”. Gli artisti della ZONE provengono da diverse formazioni e usano una varieta’ di forme espressive per creare il loro microcosmo di esperienza. L’installazione di Yooah Park dimostra la risonanza internazionale dell’immaginazione propria dell’artista. Nata a Seoul (Corea),ha esposto a Parigi, Pechino,Tokuo,Citta’ del Messico e Mosca, come pure a Seoul e New York. Attualmente vive e lavora a New York.
“Communion/Constellation” crea uno spazio intimo accogliente,che esplora la forma circolare nelle diverse tecniche. Ritratti di familiari e amici intorno ad una comune ciotola per il riso. Simbolo universale di bene, di nutrimento fisico e spirituale, vitalita’ e rinnovo, la ciotola di ceramica storicamente appartiene alla cultura coreana. Anche se grandiosa nella misura, il recipiente di Yooah sembra non avere peso,per via della delicatezza del suo smalto tipico. Le lievi irregolarita’ della ciotola sono le tracce eloquenti del processo, in cui le forze dinamiche sono controllate dalla mano e dall’occhio dell’artista. Le grandi e piccole pitture tonde sono eseguite in rosso su un tessuto traslucido, come pelle fatto con vinile liquido. La raffinatezza dei disegni dei ritratti ricorda il tratto dei maestri, come la luminosita’ dei materiali suggerisce le vetrate.
Formatasi come pittrice calligrafica tradizionale, Yooah estende il linguaggio gestuale della calligrafia nell’evocazione delle persone fondamentali nella propria costellazione personale. L’inchiostro rosso, o Gyong-myon-ju-sa, e’un pigmento minerale di cinnabro, mercurio e zolfo. In alchimia lo zolfo e’considerato come un condensato di positivita’, mentre il mercurio di negativita’. La loro combinazione crea una forza misteriosa che combattere il male. I minerali sono mescolati con il cinnabro e l’olio commestibile. Differenetemente da altri pigmenti, il Gyong-myon-ju-sa e’ molto stabile: l’inchiostro e’ permanente anche se il supporto si disintegra. Dal momento che Yooah usa l’alta tecnologia del vinile liquido, invece della carta tradizionale le sue immagini durano anche di piu’. Come un alchimista, la pittrice ha la capacita’di mischiare elementi delicati e pericolosi. Il Gyong-myon-ju-sa, chiamato anche Inju, e’ usato per creare Bujeok, piccoli talismani,portati per la protezione o poggiati in spazi dentro e fuori la casa: sopra una porta o un cancello,o sul soffitto. Il colore rosso sangue e la viscosita’ dell Inju si riferisce anche alla cera dei sigilli e ai loro segni. Sia nei quadri che nella ceramica l’artista manipola la materia prima per liberare lo spirito che c’e’ dentro.
Evento parallelo: sabato 6 giugno alle ore 10.00 avrà luogo presso il Café Quadri, nella storica piazza San Marco a Venezia, la performance “East/West” che avrà protagonisti gli artisti Yooah Park e Jack Sal, entrambi rappresentati dalla Zone Contemporary Art di New York. Sal, che ha partecipato a numerose mostre, progetti ed eventi per le biennali passate, continua la sua performance con caffe’e altri elementi e, per la prima volta, interagisce con un altro artista. In questa prima occasione e’ nata una collaborazione con Yooah Park, il cui lavoro con il te’ e altri cibi asiatici tradizionali creano un contrasto/specchio delle attivita’ gia’ svolte a Venezia.
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ZONE CONTEMPORARY ART is proud to present “Communion/Constellation” a solo exhibition by gallery artist Yooah Park, on the occasion of the 53rd Venice Biennale. ZONE’s mission of global artistic interchange reflects the main theme of the Biennale, “Making Worlds”. ZONE’s artist’s come from different backgrounds and use a variety of expressive forms to create their own microcosms of experience. Yooah Park’s installation demonstrates the international resonance of the individual artist’s shaping imagination. Born in Seoul, Korea she has exhibited in Paris, Beijing, Tokyo, Mexico City, and Moscow, as well as in Seoul and New York. She currently lives and works in New York City.
“Communion/Constellation” establishes an intimate gathering space, exploring the circle form in various mediums. Portraits of family and friends cluster around a communal rice bowl. A universal symbol of plenty, of physical and spiritual nourishment, of vitality and renewal, the ceramic bowel has historically been an integral part of Korean culture. While majestic in scale, Yooah’s vessel seems almost weightless because of the delicacy of its celadon glaze. The gentle irregularities of the bowl are an eloquent reminder of the casting process, in which dynamic forces are guarded by the artist’s shaping hand and eye. The large and small tondo paintings are executed in red on a translucent, skin-like fabric of liquid vinyl. The refined draftsmanship of the portraits is reminiscent of old master drawings, while the luminosity of the materials suggests grisaille stained glass.
Trained as a traditional brush painter Yooah extends the gestural language of calligraphy onto these evocations of people vital to her personal constellation. The red ink, or Gyong-myon-ju-sa, is a mineral pigment of cinnabar, mercury and sulfur (HgS). In alchemy, sulfur is considered to be a condensation of positiveness, and mercury is thought to be a condensation of negativeness. Combined, they create a mysterious power that wards off evil. The minerals are mixed with cinnabar and perilla-oil. Unlike many other pigments, Gyong-myon-ju-sa is highly stable: the ink will be permanent until the support disintegrates. Because Yooah used the high-tech liquid vinyl, instead of the traditional paper, her images will last even longer. Like an alchemist, the painter is adept in the art of mixing delicate and dangerous elements. Gyong-myon-ju-sa, also called Inju, is used to create Bujeok, small talismans, carried for protection or posted at certain plays in and around the house: over a door or gate or on the ceiling. The blood-red color and viscosity of Inju also allude to sealing wax and colophon signatures. In both paintings and ceramics, the artist manipulates raw materials to liberate the spirit within.
Parallel Event:
On Saturday, June 6th at 10:00AM, New York based Zone Artists Jack Sal and Yooah Park will present a “Dual” Performance entitled “East/West” at Café Quadri on the historical Piazza San Marco.* Sal, who has participated in numerous exhibitions, projects, and events for past Biennales, will continue his performances with coffee and other elements and will be joined for the first time by another artist. In this first occasion, a collaboration has been established with Yooah Park, whose work with tea and other traditional Asian foods creates a contrast/mirror to Sal’s ongoing activities in Venice.
* Ristorante Gran Caffè Quadri
Piazza San Marco 121
30124 Venice
Galleria Multigraphic
Dorsoduro, San Vio 728 - Venezia
Ingresso libero