L'artista e' protagonista della decima edizione di "Temporanea - Le Realta' possibili del Caffe' Florian". La sua pittura e' caratterizzata da forme geometriche, classiche, che si ripetono in uno spazio indefinito, con un rapporto molto stretto con l'architettura.
a cura di Stefano Stipitivich
Da più di vent'anni, in concomitanza con la Biennale d' Arte Contemporanea, il
Florian è protagonista di una straordinaria iniziativa artistica con la quale vuole
celebrare l'importanza del ruolo che ebbe il Caffè Florian proprio nell'ideazione
della Biennale d' Arte di Venezia.
Infatti tra le pareti della splendida sala del Senato nel 1893 grazie all'allora
sindaco Riccardo Selvatico e ad altri intellettuali veneziani, nacque il germe di un
grande e geniale organismo sorto col titolo di Esposizione internazionale d'Arte
della Città di Venezia poi divenuto internazionalmente conosciuto come Biennale di
Venezia.
Marco Tirelli è uno dei fondatori della "Nuova Scuola Romana di San Lorenzo", con
Dessi, Nunzio, Ceccobelli e Pizzi Cannella; tra le sue prime mostre collettive
brillano le partecipazioni nel 1980 alla mostra "Italiana. Nuova Immagine" a Ravenna
e alla Biennale di Venezia nel 1981. Nella metà degli anni '80, trasferisce il suo
atelier negli spazi dell'ex pastificio "Cerere" di Roma la quale diventerà una vera
fucina di produzione artistica. Nel 1985 partecipa alla collettiva Anniottanta
presso la Galleria d'Arte Moderna di Bologna mentre dal 1985 al 1989 espone le sue
opere per ben tre volte presso la Galleria Annina Nosei di New York. Durante gli
ultimi 15 anni ha tenuto numerose mostre personali e collettive in Italia e
all'estero: Roma,Venezia, Bologna, Firenze, Bergamo, Parigi, Istanbul, Tokyo,
Basilea, Francoforte, Vienna, solo per citarne alcune. Nel 1997 vince il prestigioso
Premio Michetti.
Le opere di Marco Tirelli lo rendono uno dei più importanti esponenti di un tipo di
arte che, a prima vista, è caratterizzata da un insieme di forme geometriche e dall'
armonia di linee e spazi. E' un artista internazionale legato ad un fare arte, ad
una pittura "vera", caratterizzata da forme geometriche, classiche, che si ripetono
in uno spazio indefinito, con un rapporto molto stretto con l'architettura. Un
binomio quindi perfetto: la ricchezza e la ridondanza degli stucchi dorati del
Florian e la classicità e l'armonia delle forme geometriche dell'opera senza tempo
di Marco Tirelli.
La mostra è Da più di vent'anni, in concomitanza con la Biennale d' Arte Contemporanea, il
Florian è protagonista di una straordinaria iniziativa artistica con la quale vuole
celebrare l'importanza del ruolo che ebbe il Caffè Florian proprio nell'ideazione
della Biennale d' Arte di Venezia.
Infatti tra le pareti della splendida sala del Senato nel 1893 grazie all'allora
sindaco Riccardo Selvatico e ad altri intellettuali veneziani, nacque il germe di un
grande e geniale organismo sorto col titolo di Esposizione internazionale d'Arte
della Città di Venezia poi divenuto internazionalmente conosciuto come Biennale di
Venezia.
Marco Tirelli è uno dei fondatori della "Nuova Scuola Romana di San Lorenzo", con
Dessi, Nunzio, Ceccobelli e Pizzi Cannella; tra le sue prime mostre collettive
brillano le partecipazioni nel 1980 alla mostra "Italiana. Nuova Immagine" a Ravenna
e alla Biennale di Venezia nel 1981. Nella metà degli anni '80, trasferisce il suo
atelier negli spazi dell'ex pastificio "Cerere" di Roma la quale diventerà una vera
fucina di produzione artistica. Nel 1985 partecipa alla collettiva Anniottanta
presso la Galleria d'Arte Moderna di Bologna mentre dal 1985 al 1989 espone le sue
opere per ben tre volte presso la Galleria Annina Nosei di New York. Durante gli
ultimi 15 anni ha tenuto numerose mostre personali e collettive in Italia e
all'estero: Roma,Venezia, Bologna, Firenze, Bergamo, Parigi, Istanbul, Tokyo,
Basilea, Francoforte, Vienna, solo per citarne alcune. Nel 1997 vince il prestigioso
Premio Michetti.
Le opere di Marco Tirelli lo rendono uno dei più importanti esponenti di un tipo di
arte che, a prima vista, è caratterizzata da un insieme di forme geometriche e dall'
armonia di linee e spazi. E' un artista internazionale legato ad un fare arte, ad
una pittura "vera", caratterizzata da forme geometriche, classiche, che si ripetono
in uno spazio indefinito, con un rapporto molto stretto con l'architettura. Un
binomio quindi perfetto: la ricchezza e la ridondanza degli stucchi dorati del
Florian e la classicità e l'armonia delle forme geometriche dell'opera senza tempo
di Marco Tirelli.
La mostra è a cura di Stefano Stipitivich.
Catalogo: testi di Daniela Gaddo Vedaldi, Roberto Nardi e Stefano Stipitivich.
Vernice: 5 giugno, ore 19 - 22
Caffe' Florian
Piazza San Marco - Venezia
Ingresso libero